ll cane che abbaia di notte disturbando il riposo dei propri vicini, potrebbe determinare l’obbligo di risarcimento.
Quanto sopra è stato oggetto di una recente ordinanza della Corte di Cassazione che, rigettando il ricorso di un proprietario di un cane, ha confermato l’obbligo di quest’ultimo di risarcire il vicino per il danno alla salute causato dagli ululati e dai continui guaiti dei cani avvenuti, soprattutto, nelle ore notturne e di riposo.
Nello specifico, il vicino di casa ha lamentato di aver perso la propria capacità lavorativa -tanto da essere licenziato- sia perché non più in grado di concentrarsi nello svolgimento della propria attività di lavoro, sia a causa delle troppe assenze causate dallo stress per il mancato riposo.
Confrontando la fattispecie con altre vicende trattate in sentenze della Cassazione sul tema, si evince che uno dei fattori fondamentali che può far scattare il risarcimento è che “il fastidio” provocato dal cane superi la normale tollerabilità.
Ciò può determinare il richiamo alle principali norme a tutela e relative al risarcimento del danno. (Fonte: il FaroGiuridico)
*Immagine tratta da Pixabay
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