IL CIELO
Sempre a te parlo
A chi altrimenti?
E’ successo tutto dentro
con i tuoi occhi mi hai stretto
fino a lasciarmi
senza scampo
Il mio cielo mi ha lasciata
ma non mi abbandona
l’ho abbandonato io
dietro la città grigia
del sogno
per viaggiare insieme a te
dentro primavere verdi
nel ventre della tua terra antica
fra la gente che odora di fieno
e di armi
dai tramonti di sangue
muti come la tristezza
di un dio
il tuo cielo di luna e di basilico
che non ti abbandona
ma lentamente ti uccide
e in fondo alle colline
così tanto chiarore
che prendono fuoco
Sono mosaici a frantumi
dispersi nella sfera del mondo
RB
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