Il nostro albero di Natale

DI ROBERTO BUSEMBAI

Una tazza di tè aromatizzato, una calda coperta a quadri dai colori rosso e verde alternati, una comoda poltrona ed eccomi qua a salutarvi per il consueto augurio natalizio. Prima che si raffreddi la bevanda, un sorso caldo a scaldarmi anche il cuore, e sono a voi amici/che carissimi.

In questi ultimi mesi ci siamo sentiti poco e quel poco spesso di fretta, ma come tutti del resto, anche io ho avuto vicissitudini varie che mi hanno tenuto lontano dal vostro calore, ma non vi ho dimenticati, non potrei mai.

Un uomo solo che ha bisogno di tanto affetto anche virtuale non può dimenticare le migliaia di amicizie che lo circondano e lo incoraggiano.
Oggi mi sono preso questo tempo per dedicarvi un piccolo spazio nella speranza di potervi alleviare quel piccolo problema o dolore, quella spina dentro il cuore o quell’attimo di sbandamento che vi fa pensare al tempo passato e tende anche a farvi soffrire.

Sono qui perchè anche io ho tutti questi accadimenti che la solitudine tende ad accentuare e dobbiamo essere noi  capaci di moderarli se non addirittura cancellarli. Spesso una frase, un sorriso, un saluto bastano a dare quel coraggio e quella forza per ricominciare.

E allora eccomi qua pronto a spronarvi perchè il prossimo Natale, che è alle porte, possa circondarvi di tanto calore, anche se come me siete soli.
La vita spesso mi ha distratto e spesso quasi punito per le controversie che mi sono passate davanti, non tutto è stato rosa (che poi è un colore che non mi piace) ma la mia convinzione è sempre stata quella di cercare dentro il cuore, quel dentro lontano e protetto che spesso dimentichiamo e trascuriamo.

Sentirsi dentro più possibile, per non perdere la giusta direzione o il giusto del nostro viaggio.
Abbiamo innalzato il nostro albero ben addobbato e con la miriade di lucine a fantasticare, lo abbiamo fatto per i nostri bambini, per i nostri nipoti e perchè non ammetterlo, anche per noi stessi, perchè il simbolo ormai consueto non potrebbe mancare a coronare una festa di folklore e consumistica, ma che nessuno poi ha mai ammesso che è una festa interiore dovuta da tradizioni di un secolo e più.

Nessuno vuole ammettere che in noi è insito quel momento, che non ha niente a che vedere con i soldi e con lo star bene, era albero di Natale anche in mezzo alla neve, con il freddo dentro le case, il poco da mangiare e soltanto la speranza che venisse il sole a riscaldare, era albero di Natale anche senza luci e senza palline a colorare, era albero di Natale quel sentirsi vicini e stretti per scaldarsi reciprocamente e donarsi un sorriso e un piccolo compiacimento personale da dimenticare, anche un solo momento, quello che ci tormentava e ci faceva stare male.

Costruiamo quel presepe o se non altro pensiamo a quella statuetta che ci ricordi emblematicamente un personaggio che appartiene a una determinata religione, che sia la nostra o non lo sia, che poi quella figura che non occorre nominare perchè io ritengo che non abbia nome, qualsiasi nome porti è sempre la stessa figura con cui ci dovremmo identificare.

Natale è la nascita di un nuovo amore, il sentimento vero che dovrebbe sorgere e restare perenne nel nostro cuore.
Abbiamo comprato o forse no regali e doni a complemento di un sentimento che ci avvicina, spesso e purtroppo in quel momento, e certo è bello farli e riceverli quei doni ma io dal Natale mio e vorrei anche del vostro, vorrei che un cuore unico e mondiale facesse il suo dovere battendo come sempre ma con un assoluto e profondo amore.

Il tè è quasi raffreddato, che importa, la fragranza rimane e l’attimo dolce che mi sono preso non ha spazio e tempo da definire, Natale sia nei vostri occhi per uno sguardo più lucente sul prossimo che ammirate, Natale sia nei vostri affetti e nelle vostre speranze rivolte a un sereno vivere quotidiano.

Natale sia nella vostra e nostra solitudine di ogni giorno la forza ed il coraggio di capire e accettare il diverso che sempre frettolosamente a noi così ci pare, Natale sia per sempre un sogno da non dimenticare e da avverare.

Ora davvero mi gusto questa bevanda gialla, e penso che il mio giorno di Natale, apparecchierò con una sola stoviglia, due posate, un bicchiere e una piccola luminosa candela al centro del tavolo, ma vi prometto e sono certo, che sarà una tavola immensa piena di persone e amici e parenti e sconosciuti che virtualmente e con tanta passione invaderanno il mio cuore….e allora cosa chiedere di più a Natale?
Auguri di cuore, di salute, di pace e d’amore.

Immagine tratta da Pixabay

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità