L’abbraccio di diecimila fedeli al pontefice a Erbil è stato uno dei momenti più emozionanti della visita di Papa Francesco in Iraq. Una capienza ridotta nello stadio della città per garantire il distanziamento. Che è solo fisico, garantisce Bergoglio.
“Mi preparo a tornare a Roma ma l’Iraq rimarrà nel mio cuore“, ha detto celebrando la messa.
Fra le macerie della guerra
Nel pomeriggio la visita ai luoghi feriti dai lunghi anni di guerra. La tappa per una preghiera a Mosul, in una chiesa diventata prigione del califfato. La minoranza cristiana in questi territori è stata perseguitata pesantemente e costretta a fuggire.
Un viaggio storico
Il viaggio del Papa, che si concluderà nelle prossime ore, è stato accompagnato da grandi misure di sicurezza. Il rischio di attentati contro la comunità cristiana è ancora presente nel Paese.
In Iraq resistono circa 250mila cristiani. La maggior parte si trova nella zona di Ninive, visitata oggi da Bergoglio, e nel Kurdistan iracheno.
- Giorni della vita - 28 Marzo 2024
- La solitudine - 28 Marzo 2024
- Giovanni Segantini, Pomeriggio nelle Alpi - 28 Marzo 2024