Il Papa in preghiera fra le macerie: “Porto nel cuore l’Iraq”

di Giulia Avataneo

L’abbraccio di diecimila fedeli al pontefice a Erbil è stato uno dei momenti più emozionanti della visita di Papa Francesco in Iraq. Una capienza ridotta nello stadio della città per garantire il distanziamento. Che è solo fisico, garantisce Bergoglio.

“Mi preparo a tornare a Roma ma l’Iraq rimarrà nel mio cuore“, ha detto celebrando la messa.

Hadi Mizban/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
La messa domenicale a ErbilHadi Mizban/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.

Fra le macerie della guerra

Nel pomeriggio la visita ai luoghi feriti dai lunghi anni di guerra. La tappa per una preghiera a Mosul, in una chiesa diventata prigione del califfato. La minoranza cristiana in questi territori è stata perseguitata pesantemente e costretta a fuggire.

Francesco ha incontrato alcuni – tra i pochi – tornati nelle loro case. Da qui si è levato l’appello del pontefice alla pace, che poi ha rivolto il suo pensiero anche alla donna, alla vigilia dell’8 marzo. “Che sia rispettata e tutelata, con attenzioni e opportunità”, il suo messaggio.
Andrew Medichini/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
La preghiera del Papa a MosulAndrew Medichini/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.

Un viaggio storico

Il viaggio del Papa, che si concluderà nelle prossime ore, è stato accompagnato da grandi misure di sicurezza. Il rischio di attentati contro la comunità cristiana è ancora presente nel Paese.

In Iraq resistono circa 250mila cristiani. La maggior parte si trova nella zona di Ninive, visitata oggi da Bergoglio, e nel Kurdistan iracheno.

da Euronews italiano

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