Il periodo più temuto dagli uomini? I saldi

Occhio, il periodo più temuto dagli uomini è arrivato… i saldi!

In questi giorni di SALDI, il mio pensiero va a tutti gli uomini vittime dello SHOPPING delle loro donne.

Io credo che dovrebbero istituire un numero di telefono tipo telefono azzurro, magari di un altro colore, che ne so, rosso o blu come la rabbia!
Un numero per denunciare le angherie subite dai poveri uomini durante i saldi.

Uomini abbandonati davanti ai negozi, al freddo e al gelo, stracarichi di pacchi e sacchetti, con le lacrime agli occhi diventate stalattite, che implorano ai passanti, pietà con lo sguardo. Devastati nel corpo e nello spirito!

Uomini dimenticati sulle panchine dei centri commerciali, pallidi, con le occhiaie, depressi che si guardano tra loro come gli ultimi sopravvissuti alla battaglia di Stalingrado.

Uomini che cercano di alleviare le loro sofferenze, guardando qualche partita di calcio sul cellulare o completando l’ultimo livello di candy crush saga.

Altri che trovano conforto in un sonno ristoratore, altri ancora che esorcizzano la loro rabbia tra un’ imprecazione e l’altra: “stasciroccatastaancoraasmucinàmaquannoescemesente!”

Uomini costretti a tenere, oltre la borsa della partner e i sacchetti, anche i bambini: un neonato nel passeggino che piange e altri due che si rincorrono da una parte all’altra del centro commerciale e fanno a pugni.

E il povero padre che vorrebbe intervenire per dividerli, non sa se correre con il passeggino e lasciare la borsa con i 12 sacchetti, rischiando di non ritrovarli più, con conseguente ricovero ospedaliero per ossa spezzate in vari punti dalla partner; oppure prendere borsa e sacchetti e lasciare il passeggino con il rischio di non ritrovare nemmeno quello e una morte certa.

L’opzione salva vita è prendere tutto, ricoprire il passeggino e il bambino, lasciandogli scoperto solo il naso per farlo respirare e correre a dividere gli altri due bambini che nel frattempo si sono fracassati e morirai lo stesso.

Gli uomini che stanno in coppia da poco li riconosci subito, sono quelli che entrano insieme alla partner nel negozio e la seguono pure nei camerini. Costretti a respirare profumi inebrianti che appena esci sembri più fatto di Grignani e a sciropparsi ore ed ore di musica a palla di balli di gruppo che ti fanno rimpiangere la vacanza nel villaggio turistico Valtur, del ’90.

Il problema nasce quando lei esce dal camerino e ti fa la domanda che nessun uomo vorrebbe mai sentire: “Come mi sta?” Panico…paura…sguardo perso nel vuoto. Qui ti giochi tutto, se sbagli la risposta sei fottuto!
Non te la darà per una settimana…se ti va bene!

Il partner novello lo riconosci anche dal fatto che va avanti e indietro dal camerino a cambiare la taglia, il colore, il modello del vestito da lei scelto: ” Amò prendimi quell’altro color carta da zucchero con le sfumature antracite chiaro e i disegni delle tortorelle amaranto, stilizzate. Non sbagliarti con quello con i tucani avorio che è coatto!”
E tu che di colori distingui solo il nero, il blu e il marrone e l’unico uccello che conosci è il tuo, ti prepari a passare l’inverno da single.

E non puoi nemmeno chiedere aiuto alle commesse, perché se ti capita quella gnocca e lei si accorge che le stai parlando, ti arriva la sua borsa in testa che, con tutto quello che ci tiene dentro, finisci in prognosi riservata per 2 settimane!

Care donne rassegnatevi, l’uomo non è geneticamente predisposto per questo tipo di tour de force, non ce la fa, potrebbe rimanerci.

Lo shopping lo dovete fare da sole o con un’amica, lasciate quei poveri uomini nel loro habitat naturale: spalmati sul divano a vedere le partite. Vi ameranno di più!

E voi uomini nel periodo dei saldi, non chiedete alla vostra partner qual è la sua posizione preferita, perché tanto vi risponderà: “io davanti e tu dietro che mi porti i sacchetti con gli acquisti.”

Daniela Padalino

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