Il poi dopo quel giorno

DI FRANCESCO ITALIANO

Perche’ l’arte ha la necessita’ di un lavoro creativo che vada oltre gli anacronismi legati a modelli ormai desueti in cui l’accademismo ripropone modelli che non rappresentano piu’ la realta’ che viviamo oggi.?

La ricerca e la sperimentazione offrono possibilita’ creative e culturali su cui costruire una nuova base necessaria ad un cambiamento radicale del sistema in atto a livello globale.

Per queste ragioni l’arte ha un compito difficile da svolgere, nel rappresentare una realtà cruda e realistica, attraverso una sorta di rivoluzione tecnica in cui la visione del mondo non appaia bucolica e idilicamente sognante.

Il tutto perche’, viviamo un declino storico fatto di violenza e odio crescente e invadente.

Queste sono le motivazioni che mi spingono a mettere in evidenza la frammentazione della realta’  nelle mie opere artistiche, eseguite con diversi tipi di tecniche e materiale di recupero.

Uno stimolo ad una ricerca di” unicita’ e distacco da questo uniformarsi ad un passato classico ed accademico che, se pur costituisce la nostra base culturale ereditata dai grandi Maestri, e’ stata resa”moda” e omologata dal mercato ufficiale che ha messo da parte, dimenticando,  la creativita’ e la fantasia necessaria.

Oggi per uscire da un’impasse culturale devastante che  ci ha impedito di costruire un futuro da sempre anelato ma mai realizzato davvero, soprattutto per quanto riguarda i valori umani, c’è bisogno di utilizzare un angolo di osservazione differente.

Un ritorno ad un astrattismo svincolato  da regole che ci tramandiamo insieme ad una societa’ che non ha saputo che basarsi nel corso dei secoli, sulla ricerca del potere e della ricchezza, per schiacciare i piu’ deboli sino ai giorni nostri.  Anche anche l’arte ha fatto la sua parte in questo processo.

La tecnologia presto renderà l’arte vuota di sentimenti puramente umani e la rappresentazione della realta’ non sara’ altro che un surrogato di quel sentire e comunicare affettivita’, empatia e coinvolgimento, storie costruttive che raccontavano il senso della vita.

La rappresentazione della realta’ va in qualche modo rivista e riformulata se  vogliamo evitare che la tecnologia ci renda schiavi, artisti di stereotipi nocivi e fuorvianti. 

Il compito di rappresentare la realta’ che l’arte aveva ai suoi inizi e’ in parte decaduta a favore di una rappresentazione di emozioni coloristiche e pensieri da interpretare concettualmente.

Perche’ le menti rimangano attive e non accettino l’appiattimento che il futuro ci va giorno dopo giorno propinando in questo caos esistenziale in cui l’elemento umano sta divenendo superfluo al sistema in perenne involuzione.

Andare “Oltre quella visione pseudo romantica della bellezza di cui tutti vorremmo godere senza pero’ dimenticare che, esiste un dualismo e un oggettivita’ delle cose umane che sfocia poi nell’indifferenza verso i problemi che natura e la realta’ umana ci sbatte in faccia in modo crudo e violento.

L’ arte è, e deve essere cultura, è conoscenza ed ha spesso il compito di denuncia perche’ racchiude in se una serie di elementi storici e scientifici che portano l’artista a presagire l’evoluzione dei tempi attraverso un’azione che non puo’ in ogni caso adeguarsi allo stallo che fa riferimento a tempi ormai passati sicuramente da non dimenticare, ma da adeguare al nostro presente.

©® Copyright opera artistica di Francesco Italiano Titolo: Il poi dopo quel giorno. Collage e tecnica mista su tavola 50n x 35

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità