Al Collegio del Cambio di Perugia il messaggio degli affreschi è centrato su virtù religiose “Fede, Speranza e Carità” e morali “Giustizia, Fortezza, Temperanza, Prudenza”.
Il presepio dipinto è la Speranza, e il Perugino non ne dà una rappresentazione di potere, non si individua tra i volti quello di qualche potente cambiavalute perugino.
C’è chi deve esserci, il bue, l’asinello, le pecorelle, i pastori di cui uno suona la zampogna e, naturalmente, il Bambino, Giuseppe con il suo solito vestito giallo e la Madonna protetta da un bel manto che dall’azzurro volge al violetto (lei, forse, è un personaggio reale: Chiara Fancelli la bella e giovane moglie del nostro pittore).
E poi c’è il paesaggio perugino: verde, dolce lieve che arriva fino al Lago, a chiedere al Bambino di infondere speranza e a tutti gli abitanti del “Perugino” e a loro di averla.
A me pare che per il prossimo anno la speranza sia l’augurio migliore che tutte e tutti noi possiamo reciprocamente farci.
Buon Natale a tutte e tutti
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