Il sogno della Befana

DI IDA GRECI

Nella piccola casa solitaria viveva una povera donna dall’aspetto misero e triste; tutti, nel paese, la consideravano malvagia a cattiva e la chiamavano, con disprezzo, La Befana.

La mattina presto usciva nei campi per trovare qualcosa con cui sfamarsi e sopravvivere ed un po’ di legna per riscaldarsi. Al calar del sole si sedeva accanto al camino: intrecciava fili di lana e cotone, cuciva ritagli di stoffa.

Le sue mani sapienti creavano bellissime bambole di pezza, con lunghi capelli neri o biondi, occhi sorridenti e felici, calze pesanti ed avvolgenti per proteggersi dal freddo pungente dell’inverno.

Quando la fiamma del camino si era ormai spenta andava a coricarsi sul suo misero giaciglio: ogni notte sognava le sue bambole che volavano felici nel cielo, poi si posavano sulla terra, entravano nelle case dei bambini e rendevano felici i loro cuori.

Desiderava tanto che il suo sogno si avverasse…ma era impossibile. Nel mondo dei sogni, però, tutto si può avverare. Una sera, mentre imperversava una bufera di neve, sentì bussare alla porta… aprì e vide un bellissimo principe. “Aiutatemi, vi prego, ho perso l’orientamento con questo tempo da lupi”- esclamò il giovane disperato- “Vi ricompenserò con tutto ciò che desiderate”.

La vecchia lo accolse nella sua misera casa, lo rifocillò, preparò una zuppa calda e lo coprì con l’unica coperta che aveva.

Il principe ringraziò chiedendole quale fosse il suo desiderio più grande; lei rispose: “Vorrei volare per regalare le mie bambole e le mie calze a tutti i bambini del mondo”.

La mattina seguente la vecchina non trovò più il principe ma vide, davanti all’uscio, una scopa magica. Il suo sogno si era avverato, poteva finalmente volare.

Così, la notte del 5 gennaio, vediamo nel cielo volare una vecchina piena di doni, le sue bambole, le sue calze e la sua grande bontà. Si ferma sopra ogni comignolo, sopra i tetti delle case, degli ospedali, degli orfanotrofi…ascolta il silenzio…i bambini dormono e sognano.

Lascia i regali per tutti i bambini del mondo affinché essi possano essere sereni e felici. E’ faticoso il suo viaggio: deve attraversare ponti, superare muri, incontrare guerre, ostilità, discriminazioni e sofferenze.

Ma lei non si scoraggia, nella sua notte magica i bambini saranno amati, rispettati e soprattutto saranno tutti uguali.

Immagine tratta dal web

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