Il valore della parola: onestà

DI FRANCO FRONZOLI

Non è uno scritto autoreferenziale, ve lo garantisco.

Ho sempre perseverato nella onestà  anche quando vi erano tentazioni oppure presupposti per  non farlo.

Tutto quello che la mia famiglia possiede è stato costruito onestamente dal lavoro mio e di mia moglie.

Avrei potuto avere una casa a mia insaputa, come qualche politico noto alle cronache,  oppure altre cosucce che potevano nascere da compromessi, da asservimenti, da chiusure di un occhio, anzi due.

Non l’ho mai fatto perché la frase di mio padre era sempre presente : “ sii onesto, in tutto, non te ne pentirai “ .

Aveva ragione.

In questa epoca dove, il numero di: sindacalisti, politici concussi,  collusi, truffatori,  millantatori,  mentitori, come si evince da numerose inchieste, paiono arricchirsi sulle spalle della povera gente, o su quelle dei lavoratori, mi sento appagato di quella scelta. La scelta della onestà.

Ogni sassolino della mia casa è frutto di sacrifici, di risparmi e di rinunce. Oggi più che mai mi sento in pace con me stesso.

Ho cresciuto i miei figli nel mare della onestà ed ho avuto ottimi risultati.

Ho finito di indignarmi, dalla disonestà di arricchiti con manovre da accattoni morali.

Mi sento in pace con me stesso e non è poco. Sono stato fortunato nella mia vita anche perché nei momenti più difficile qualcuno mi ha aiutato.

Adesso, se il Signore me lo consentirà, vorrei veder crescere i miei nipoti nello stesso solco.

I soldi servono per vivere, mai vivere per i soldi. Anche perché non sarebbe un vivere.

La onestà non deve essere un profluvio di parole, ma concretezza, certezza, dignità, moralità.

Il disonesto percorre un vicolo cieco dove incontra suoi simili , dai quali può essere derubato , perché tra disonesti tutto ci si può aspettare !!

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