Il viaggio nell’anafora attraverso la scrittura dei ragazzi

DI MARINA AGOSTINACCHIO

 Prosegue il nostro viaggio nell’Anafora, attraverso la scrittura dei ragazzi. Il testo che vi presento, oggi, ha come motivo ritornante «C’è chi mi vuole». Giulia e Gabriel fanno ricorso a parole scandite a ritmo, in qualche caso, con l’ introduzione delle rima. Nei versi, rimbalzano, quasi fosse un gioco tra i due scrittori, accenti sonori, immersi in una divertente tenzone.

Al di là della «sfida», Giulia e Gabriel paiono volerci comunicare un pensiero che dovrebbe far riflettere il mondo degli adulti. La diversità, in qualunque forma sia espressa, deve trovare legittima cittadinanza.

Non sempre sappiamo leggere nei figli, negli alunni, nell’altro, il malessere, il desiderio di essere riconosciuti nella nostra identità.
Ecco il testo dei due ragazzi: C’è chi mi vuole
Diverso da così
C’è chi mi vuole
Un po’ più tendente al sì

C’è chi mi vuole
Meno bambino
Che intenda la realtà
Più vicino alla sincerità C’è chi mi vuole
Bravo buono e spiritoso
Ma accettatemi per ciò che sono
Perché nulla mi può cambiare

C’è chi mi vuole
A sua immagine e somiglianza
C’è chi ci vuole
Come mille statue di ghiaccio
Senza sentimenti

Immagine tratta dal web

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