Difendo i giovani, troppo spesso maltrattati da una vulgata che li descrive come irresponsabili, incoerenti, mentalmente pigri, refrattari al sacrificio, indolenti concettualmente.
Ci sono anche questi, ma la generalizzazione è un grave difetto perché mette insieme erba fresca ed erba stantia.
Il loro futuro non sarà semplice: dovranno riparare i danni che hanno fatto quelli della mia generazione, dovranno capire che gli uomini migliori possono cambiare le cose , sceglierli è un loro compito, noi abbiamo fallito.
Dovranno capire che bisogna essere ” formiche “ e non “ cicale “ , altruisti e non egoisti, tolleranti e non intolleranti.
Dovranno guardare il futuro con occhiali puliti, senza appannamenti, dovranno aggredire e non temporeggiare, potranno sbagliare, e dovranno ricominciare, andare avanti sempre e comunque.
Gli errori non gli verranno né giustificati né perdonati, dovranno sanare una società autolesionista, prediligere il merito, la competenza ed emarginare il demerito, l’ incompetenza.
Dovranno riesumare la politica con la “ P “ maiuscola, l’onestà politica, morale e concettuale.
Dovranno saper cambiare in meglio la “ giustizia “ , contemperare il benessere con una equa distribuzione, secondo le responsabilità, l’impegno, l’efficacia.
Dovranno pulire molto bene le poltrone di camera e senato per non essere
”contagiati “ dai predecessori, adoperarsi strenuamente per una giustizia sociale.
Ma soprattutto dare l’esempio perché non si può pretendere e poi comportarsi diversamente.
Specchiata moralità, dignità, onestà, sono gli ingredienti imprescindibili senza i quali si ricalca il passato che oggi è il presente.
Ho fiducia nei giovani nonostante tutto e tutti, perché cominciano ad essere consapevoli che dovranno cambiare equipaggio e tenere la bussola in mano.
Forza ragazzi!
Immagine tratta dal web
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