DI GRAZIELLA DE CHIARA
Scorre sulla pelle come acqua di ruscello questo inverno freddo, che mal disegna le parole e perde il senso della libertà.
La pioggia, ancora batte forte ai vetri della nostalgia, dove nemmeno un canto dal cielo, vola ai rami dell’allegria.
A malapena, imbratto fogli che non so spiegare, mentre vago nel tuo ricordo.
Ti vorrei ancora qui, a raccontarmi forme che non vedo, perché troppo tempo lontane ormai.
Madre, che scuote ogni timore e veglia ogn’ora i figli suoi, hai lasciato questo inverno ancor più gelido e forte, mentre stringo a me il tuo sorriso.
Febbraio breve nel suo tempo, addossa un vuoto che esplora in fondo all’ anima.
- Dove sono nato - 23 Maggio 2025
- Vidi - 23 Maggio 2025
- Tra le spighe, differente… - 23 Maggio 2025