In questa distesa di pace non c’è posto per la stupida arroganza, per la prepotenza, per chi si crede tanto furbo ma in realtà è solo misero, di quella miseria che va oltre il materiale poiché quella è una condizione non scelta.
La miseria “umana” è altra cosa, si serve di inenarrabili bassezze, nascoste e nemmeno tanto bene da un apparente bellezza, che nulla ha a che fare con il possedere un bel cuore.
In questa distesa di pace regna sovrana una creatura che tutto vede, che tutto lava, che tutto scuote, perché ricca di movimento e melodia che non hanno tempo, che silenziosamente lambiscono le coste dell’aridità portando vita dove la vita è solo una parola e anche mal spesa.
In questa distesa di pace tra stupore e luce, tra partenze e ritorni, tra voli e sogni, tra incanto e sciabordii, si vive la propria vita e non ci si appropria di quella altrui.
In questa distesa di pace si è parte della meraviglia non ci si erige a “sovrani” del nulla…
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