In questa epoca di confusione sociale, non perdiamo la speranza

DI FRANCO FRONZOLI

Viviamo in un tumulto, in una confusione rumorosa, dove c’è gente che grida, si agita in un disordine sociale.

Viviamo privati della serenità, senza spazi di riflessione, nella più nefasta demagogia.

Veniamo coartati, forzati, violentati , compressi da una vulgata di mediocrità, dalla manipolazione della verità, dall’imperio di una supremazia politica asettica, a volte priva di contenuti, confusa, sbandata.

Siamo un popolo senza riferimenti, che percorre strade impervie,  privi di orientamenti,  di bussola.

Siamo sconvolti da messaggi subliminali, da falsità concettuali,
da pulpiti volgari.

Abbiamo abbandonato i riferimenti : la famiglia, la patria, il rispetto, la cultura, la bellezza, la poesia.

Siamo soggiogati da pessimi esempi, da tristi comportamenti, da illusioni, da manipolazioni.

Siamo un popolo distratto, che preferisce guardare il dito e non la luna, la sabbia e non le onde del mare, che vive in un disagio morale , esistenziale.

Si continua ad accumulare, senza guardare, calpestando ogni regola morale.

Siamo stretti in una morsa, dalla quale non ci vogliamo liberare ; si dovrebbe pensare, lottare, reagire.

Non vogliamo guardare l’orizzonte, per paura di ciò che può contenere.

Viviamo in un presente truccato, fatto di tutto, fatto di niente,  senza riferimenti provenienti dal passato.

Non sappiamo valutare l’importanza dello studiare, del capire, dell’assimilare.

Guardiamo distratti un’alba, un tramonto, un colore, un profumo, una goccia di pioggia, un raggio di sole.

Non sappiamo più sorridere, gioire ; tutto è falsato, precostituito, corretto da inchiostro indecente.

Solo una cosa non ci abbandona: la speranza in un mondo migliore, in un mondo che sappia orientare, recuperare, rigenerare.

Siamo chiamati,  in questi tempi, ad una responsabilità individuale, se non si vuol vedere il futuro crollare!