Incapaci di provare empatia

DI MARCO ZUANETTI

Non riusciamo più a toccare la realtà e a provare empatia.

Negli ultimi cinque anni si calcola che più di 20.000 persone abbiano perso la vita nel Mediterraneo centrale.

Nelle ultime settimane si hanno notizie di diversi naufragi.

Ricordo. La bimba di pochi mesi trovata sulla spiaggia di Sorman in Libia.

Aveva solo quattro mesi, il suo corpo avvolto ancora da una tutina che raffigurava un cagnolino con la sciarpa da aviatore su un piccolo aeroplano.

Probabilmente la madre imbarcandola sognava che avrebbe spiccato il volo verso una vita meravigliosa.
Non aveva fatto i conti con la nostra indifferenza. (cfr. Domenico Gallo)

Per quanto i Governi abbiano fatto il possibile per ostacolare la presenza di testimoni nel Mediterraneo, le ONG e le varie Agenzie dell’ONU documentano, per quanto possibile, le tragedie che si consumano in mare e sull’altra sponda.

‘Orrori equivalenti al filmato dell’uccisione di Floyd sono stati trasmessi più volte, ma i nostri occhi hanno continuato a non vedere, oscurati da una fitta cortina di indifferenza’.

Guardando la foto della bimba di Sorman ho fatto un sogno.

‘Ho sognato che, per un prodigio, com’è accaduto in America, anche i nostri occhi riprendessero a vedere e che in Italia nascesse una grande mobilitazione popolare per rivendicare che:

Migrantlivesmatter, e ho visto tutti i politici italiani inginocchiati a chiedere perdono’.

Ma. Il pianto inconsolabile dei migranti.
Ha attraversato mari e deserti.
Per naufragare sul monitor freddo del nostro smartphone.

Immagine tratta dal web

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