Incubo, cercando me ( Prima parte)

DI ROSI PENNELLI

La casa era grande, una costruzione antica che si snoda in una sola ala, piena di finestre in legno, con due ingressi e dei cancelli marroni.

La porta, la chiudo a chiave perché c’è lei che con la testa  penzolante, non si preoccupa di noi e vuol spiare. La caccio via urlando, ma lei insiste. 

Non va via. Da una finestra che sto per chiudere la vedo… la sua testa penzola lì tra le ringhiere e lo sguardo fisso nel vuoto che tenta di rubare immagini. Ma cosa sta cercando nella mia casa?

Prima ero reduce di una situazione pericolosa,  ripetuti tentativi di discesa in un ascensore particolare che non voleva obbedire al comando. Sono scappata fuori ed ho percorso le scale…scale interminabili.

Alla fine apro gli occhi e.. Sono salva! Un sogno orrendo del quale avevo rimosso il principio, ho il cuore che batte all’impazzata e la maglia sudata. La tolgo e la lancio ai piedi del mio letto. Mi accorgo che sono in preda ad un attacco di panico, mi duole il ventre.

Ho timore di bere acqua, “potrebbe peggiorare la situazione” penso. Ho timore di alzarmi e scappare in bagno, “e se  dopo mi sentissi peggio?” 

Guardo accanto a me, ed i miei piccoli bambini dormono, :“Dio ti prego non togliermi da loro!” Oramai è un pensiero costante, oramai è la mia unica paura, non c’è più niente che mi dà preoccupazione, solo questo, ed è  nocivo!

Sono diventata forte. Sono diventata sicura. Sono diventata consapevole. Ma loro, loro sono i miei figli. La mia forza, la mia benedizione costante! Dio me li ha donati ed io li devo preservare, li devo proteggere da ogni male che ci circonda.

Ecco…mi hanno abbracciato mentre dormono, dormono profondamente. Sento le loro manine calde, il loro fiato, il loro profumo nella notte, un odore per me unico.

Ognuno di loro ha il suo e io lo riconosco ad occhi chiusi!. Hanno bisogno di me tanto quanto io necessiti di loro. Essere mamma forse è negativo? Vivi in virtù di altre vite? Di un altro Amore più grande di quello che provi per te stessa? Non lo so.. forse sì.. forse no.. può anche essere,  ma, so che questa, è la mia più grande ragione di vita!

È un’altra volta notte.. non dormo, o quasi, cioè non posso farlo!. I pensieri sono più grandi di me, sono più grandi di quello che si può immaginare, hanno l’aspetto di un grande e terribile masso, uno di quelli spigolosi, che non capisci sé quando toccherà il suolo, resterà piantato lì oppure comincerà a rotolare anche se solo per un paio di giri.

Non posso farlo perché il cuore impazzisce, inizia a battere troppo forte. “Se poi scoppia”?Se mi addormentassi, non potrei saperlo, non me ne accorgerei… Devo farmi beffa del sonno!”

Dicono che i bambini in tenera età riescano a dormire anche fino a 12 ore, i bambini un po’più grandi 8-10 ore, gli adulti come me 6-8 ore, e i vecchietti invece riescono a farlo ascoltando il loro corpo e scegliendo di riposare.

Proprio così, decidono il quando,  il come, ed il luogo che preferiscono. Sulle sedie per strada davanti alle loro case nelle ore più impossibili, ad esempio, oppure la sera appena terminata la cena, seduti al capo del proprio tavolo con le mani adagiate sul ventre, ma non per tutta la notte intera.

Io non sono vecchia per la miseria!
Perché la mia mente allora teme sempre il sonno?! Il mio sonno sembra temere le ore più buie, quando ha la consapevolezza che si può definire “ mattino presto “ allora si arrende, si rilassa, come se il peggio fosse passato.

Sono le 00:03, ho sonnecchiato dalle 22 alle 23:30, in lassi di 20 minuti circa per volta. Forse piove perché sento lo scorrere dell’acqua sui muri esterni alla mia finestra. Non mi piace il freddo, mi fa star male.

Mi fa sentire vuota, persa per strada, triste e annoiata. Ha solo un lato positivo, dà quella sensazione semplice e dolce che mi fa restare sotto la coperta e leggere.

Se i miei occhi avessero retto, avrei potuto essere in grado di leggere cataste di libri. Invece no! Il sonno beffardo si prende gioco di me, dopo tre ore le palpebre si fanno pesanti quasi fossi ipnotizzata, 1,2,3… Dormi!

Ma dopo pochi minuti è impossibile continuare a farlo. Riapro gli occhi, il mio piccolino mi ha lasciato un bacio sulla guancia. –“Mamma ti sei addormentata” –
– “Sì amore, stanotte ho sognato strane cose e non ho più dormito! “ –

Le 16 del pomeriggio… -Diavolo! Devo terminare le faccende.. dov’è il mio libro?.. eccolo!…

(Continua)

Immagine tratta dal web

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