Incubo, cercando me (ventunesima parte)

DI ROSY PENNELLI

Chiudo gli occhi..
Inarco la schiena, inspiro con il naso…espiro con la bocca…stendo la colonna… posizione della tavola, scendo e mi allungo in cobra.

Quadrupedia e, salgo con il bacino, posizione del cane a testa in giù …respiro e” …crollò sul tappetino yoga in un pianto disperato.

Tutto l’amore che hai, lo hai accanto a te, ogni giorno, ogni momento, in ogni secondo vissuto. Dio ti ha dato l’amore più fedele e puro che al mondo possa esserci.

Proteggi questo amore pulito, salvaguardalo dal male, siete l’uno il cuore dell’altro”…se lo ripeteva, se lo raccontava come una fiaba rassicurante, la fragile Greta.

Continuava a convincersi di stare bene da sola senza un uomo, senza la voglia d’ amare né di essere amata.
Camminava distratta, guardava le vetrine: un urto ad una spalla la riportò alla realtà..
“oh scusa tantissimo..ero sovrappensiero”
Si scusò immediatamente Greta.

Il ragazzo la guardò restando in silenzio, lei inclinò il capo verso destra come era solita fare ogni volta che qualcosa non le era chiara: “tutto ok??” incalzò Greta e lui, quasi come se fosse risceso sulla terra batte le palpebre più volte.

Greta immediatamente pensò, sollevando le sopracciglia in segno di sorpresa (questo è più sommerso di me nei pensieri)
“Ci siamo fatti malino entrambi… scusa anche tu!” . Le porse la mano e si presentò con un nome lunghissimo, Greta lo rimosse immediatamente .
“ caffè?” esibì lui
Sorpresa e spiazzata, Greta accettò incerta…

(Continua…)

Immagine tratta da Pinterest

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