Io ci sarò per te

DI SILVANA PINTO

In un’epoca in cui la certezza è l’unica cosa non sicura, dove tutto è un grosso punto di domanda, dove la situazione attuale ci rende dubbiosi, insicuri, a volte parecchio scettici, su come sarà il nostro domani, accade qualcosa di inaspettato, dimenticato, omesso nel cuore e nella mente: il bene disinteressato, quello vero, quello che non conosce forzature, che arriva spontaneo, senza strategie e tornaconto.

E quando accade, chi lo riceve resta all’inizio un po’ perplesso, si fa mille domande “ma perché questa persona vuole aiutarmi, perché mi tende la mano?”.

Tutte domande più che lecite, perché il mondo oggi è cambiato, noi siamo cambiati. Ci guardiamo in cagnesco, ci teniamo a distanza, che, oltre ad essere oggi, motivo di sicurezza per la nostra salute, ci preserva da delusioni che vanno oltre la fisicità.

Io credo, anzi ne sono convinta, che ognuno di noi abbia passato e passi momenti di forte difficoltà. In questi momenti, abbiamo l’umiltà di chiedere aiuto, anche mettendo da parte quel maledetto orgoglio. Tante persone fanno il gesto di porgere la mano, ma al momento dei fatti, rapidamente la ritraggono.

Fanno finta? Qual è il motivo? Forse per illuderci? Mille domande e altrettante risposte si possono dare a simili comportamenti, che alla fine non portano a nulla, se non a far cadere la fiducia nel genere umano.
Ma poi accade che, qualcuno quella mano non solo te la porge, ma te la stringe talmente forte da farti male.

Quello è il segnale che ci fa capire che quel qualcuno realmente c’è, c’è davvero per noi. Non è solo una frase buttata lì, c’è amore, affetto, c’è del bene che, non solo dice, ma che dimostra con i fatti.

Passatemi il termine, ma queste persone sono come le “mosche bianche”, forse sono angeli scesi sulla terra per compiere una missione che Dio ha affidato loro, o forse sono semplicemente esseri umani, che danno il loro cuore perché sono consapevoli che chi lo riceve ne farà buon uso.

Credo che sia ancora tempo per credere, per fidarsi. Tutti ci sentiamo soli, ma quando qualcuno ci sta accanto, teniamolo stretto a noi, perché questo qualcuno non dice solo “io ci sarò per te”, dimostra il suo esserci, donandoci la speranza, la concretezza e un sorriso, che, anche se celato da una mascherina, è una luce, una scintilla che illumina lo sguardo e colora la nostra vita.

“Le belle persone si distinguono, non si mettono in mostra. Semplicemente si vestono ed escono. Chi può le riconosce.” (Cesare Pavese)

Immagine tratta dal web

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