Tre passi mancano a quell’uscio appena socchiuso, ma quella lama di luce che s’intravede non è per te. Tre passi scanditi da un “io sono qui”, un io senza voce. Hai i muscoli rigidi, il cuore che si frantuma tra quelle parole non dette e quelle attese lunghe solo tre passi. I fiori, che hai stretto per troppo tempo, hanno conficcato le spine tra quelle nocche ormai di legno.
Eppure hai recitato mille e mille notti quello stesso sogno, hai viaggiato in tutti i tramonti che il mare ti ha regalato. Hai cercato la sua voce tra gli echi delle conchiglie. Tre maledetti passi per spalancare quella porta e gridare “io sono qui”.
Una distanza ormai siderale e tu faresti prima a saltare di stella in stella per raggiungere quel cielo che ti esplode dentro. Ma cos’è un amore? Forse è solo un amante a tre passi da un uscio, tre passi scanditi dalle parole “io torno a sognarti”.
Immagine tratta dal web
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