Italiani brava gente

DI FRANCO FRONZOLI

 

A volte penso se, nella genesi di noi italiani conviva ancora qualche residuo della dittatura fascista.

Lo dico perché sta sfumando la rivoluzione e la resistenza che hanno contraddistinto il nostro popolo dal 1943 al 1946.

È stata conquistata la libertà e la democrazia con una volontà rivoluzionaria encomiabile, senza precedenti.

Poi, passando da un anno all’altro, la memoria ha iniziato ad affievolirsi, quei momenti storici, si sono diluiti ; rimangono le ricorrenze, non sempre partecipate come la storia vorrebbe.

Spesso penso che il boom economico abbia trasformato la gente, incapace  oggi, di sostenere sacrifici e difficoltà emergenti.

L’ incapacità di valutare la differenza che esiste tra una guerra ed un virus.

Tra bombe che hanno distrutto tutto e di più, causando miseria, morte, tragedie e questo virus, che ci ha privato di tante cose, vite comprese.

Allora, c’è stata una rivolta delle coscienze, una volontà unanime e ripeto unanime, di ricostruire, di tornare ad una miglior vita, liberi da una dittatura nefasta.

Oggi si va avanti in ordine sparso , senza coesione, con la strategia del : “ prima penso a me e poi agli altri “ .

C’è gente che mette in discussione l’esistenza del un virus, che abbraccia il negazionismo, che sfida la logica, la conoscenza della medicina, il parere di scienziati.

Siamo difronte al dilemma : economia o salute ?

Anche in questo caso, chi va da una parte e chi dall’altra ; ma c’è un altro pericoloso virus che non si vuole evidenziare come si dovrebbe : la propaganda.

La propaganda, non guarda gli interessi collettivi, ma quelli di partito, delle lobby, della casta.

E come sempre, viene penalizzato chi non ha anticorpi sociali : i poveri, i malati, i più deboli.

La propaganda si è trasformata in un carro armato, va avanti ad occhi chiusi.

Certo, abbiamo assistito a gesti patriottici, come il tempo dei balconi, delle canzoni, dell’unione.

Poi è bastato un attimo per annullare tutti i sacrifici fatti per diversi mesi.

E con il passare dei giorni abbiamo rivelato la nostra indole: sempre con le dovute differenziazioni ; prima la casta al vaccino, i furbetti sempre in azione, gentaglia anche delle istituzioni che ha trasformato il virus in un business.

Come quando, nel corso del terremoto ad Aquila, persone brindavano agli affari che quel terremoto avrebbe loro procurato.

Siamo un popolo meteoropatico incline ai cambiamenti, un Arlecchino con tante toppe di tanti colori.

Siamo Guelfi e Ghibellini.

Suddisti e nordisti.

Gandhi  e Barabba.

Ma questa volta

Nessuno si salva da solo…

Immagine tratta dal web

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