Joaquim Phoenix sarà Napoleone

DI GIOVANNI BOGANI

 

Joaquim Phoenix interpreterà Napoleone Bonaparte in un film prodotto, e probabilmente anche diretto, da George Ridley Scott, il regista di “Blade Runner” e del “Gladiatore”. La notizia è stata data da “Variety”.

Il titolo provvisorio del film è “Kitbag”, un’allusione ad una frase pronunciata da Napoleone, che più o meno suona come: “C’è un generale nascosto nello zaino di ogni soldato”.

Letteralmente il kit bag è il tascapane del soldato. Qualunque soldato semplice, cioè, ha la chance, e forse anche le possibilità, di diventare un giorno generale.

Napoleone fu imperatore dei francesi dal 1804 al 1814, condusse la Francia in una serie di guerre continentali fino alla sconfitta di Waterloo. Fu dapprima esiliato nell’isola d’Elba poi a Sant’Elena, dove morì nel 1821, all’età di 51 anni.

TEMPI.

Le riprese del film – prodotto da 20th Century studios – inizieranno dopo che Ridley Scott avrà ultimato quelle del film “Gucci”, che vede protagonista Lady Gaga – nei panni di Patrizia Reggiani – e Robert De Niro, Al Pacino e Jared Leto.

Ridley Scott, ultraottantenne, pare instancabile: ha appena finito le riprese de “L’ultimo duello”, che racconta la vicenda dell’ultimo duello legale in Europa, con Matt Damon protagonista insieme a Ben Affleck e Adam Driver.

IL SUO SECONDO IMPERATORE. Phoenix aveva già lavorato con Ridley Scott nel “Gladiatore”, interpretando l’imperatore Commodo, in una interpretazione che gli valse una nomination all’Oscar.

Adesso l’Oscar Phoenix lo tiene ben stretto, e ben meritato, dopo l’interpretazione di “Joker”, il cui sequel è stato più volte annunciato – ma mai confermato.

IL FASCINO DI NAPOLEONE. Napoleone è un personaggio travolgente, affascinante, seducente per molti registi. E come sempre, anche molto pericoloso da portare sullo schermo.

Nel 1927, il regista francese Abel Gance – uno che di coraggio ne aveva da vendere – dedicò a Napoleone il film più audace, più sperimentale, più grandioso forse della storia del cinema muto.

Si sviluppava su tre schermi in contemporanea, per poter abbracciare la vastità delle battaglie: e in alcune scene di combattimento, Gance mise la macchina da presa sopra la sella dei cavalli, per avere una visione più realistica, da dentro la battaglia.

Così come ebbe il coraggio di mettere la cinepresa in mano all’operatore, coperta da panni e spugne, e fargli tirare contro palle di neve e pugni, in una delle prime sequenze del film. Un film grandioso, napoleonico nelle intenzioni, che nella versione originale durava sei ore.

E che, proprio per questo, e per la necessità dei tre schermi, è stato proiettato pochissime volte.

IL SOGNO DI KUBRICK.

Allo stesso modo, il più titanico dei registi della storia del cinema, Stanley Kubrick, inseguì a lungo l’ipotesi di un film su Napoleone, che avrebbe voluto fare dopo “2001: odissea nello spazio”.

Aveva preparato tutto: una sceneggiatura minuziosissima, aveva fatto decine di sopralluoghi per le riprese, aveva scelto il protagonista – Jack Nicholson. Il budget era impressionante per l’epoca: 40 milioni di dollari.

E intanto nel 1970 usciva “Waterloo”, il film sulla disfatta di Napoleone, con Rod Steiger ad interpretarlo. Fu un flop, uno dei più sanguinosi flop della storia del cinema. E fu anche la pietra tombale per il progetto di Stanley Kubrick.

ANTICIPAZIONI SUL FILM. “Kitbag” sarà sceneggiato da David Scarpa, sceneggiatore per Ridley Scott di “Tutti i soldi del mondo”.

Dalle anticipazioni, pare che il film racconterà soprattutto la scalata al potere dell’ambizioso giovane còrso fino al momento in cui diventerà padrone dell’Europa intera, focalizzandosi anche sulla sua tormentata relazione con la moglie Giuseppina, suo unico e vero amore.

“L’intenzione del film è catturare le famose battaglie di Napoleone, la sua sfrenata ambizione e la sua straordinaria visione strategica come leader militare”, si legge nel sito Deadline.

NAPOLEONE E IL CINEMA ITALIANO

In Italia, fu Renato Rascel ad interpretare Napoleone in un film di Carlo Borghesio del 1951, e i toni erano ovviamente comici: “E Bonaparte è questa qua, l’altra parte quale sarà?” cantava l’attore romano.

Nel 2006 Paolo Virzì in “N – io e Napoleone” raccontò l’esilio elbano di Napoleone, interpretato da Daniel Auteil. Un Napoleone affascinante, che riesce a sedurre con la sua personalità il rivoluzionario Elio Germano, ardente patriota antifrancese che ha il sogno di assassinarlo.

Nel 1960, Abel Gance – recidivo – raccontò di nuovo Napoleone nel film “La battaglia di Austerlitz”, film in cui comparivano anche Claudia Cardinale, nel ruolo di Paolina Bonaparte, e Vittorio De Sica nel ruolo di papa Pio VII.

Sacha Guitry nel 1955 diresse un “Napoleone Bonaparte” con Michèle Morgan nel ruolo di Giuseppina Beauharnais, Danielle Darrieux in quello di Eléonore Denuelle, una delle amanti di Napoleone, e un cameo di Orson Welles.

E poi, non dovremmo dimenticare “Amore e guerra” di Woody Allen, che prende spunto da “Guerra e pace” di Tolstoj e vede Allen nel ruolo di un soldato russo. In una scena esilarante, Allen incontra Napoleone che progetta di assassinare.

Il primo Napoleone della storia dei film è un cortometraggio muto del 1912, diretto da Louis Feuillade, che poi avrebbe travolto il box office dell’epoca con il personaggio di Fantomas, ladro mascherato.

Nel 1985 il maestro egiziano Youssef Chahine diresse “Adieu Bonaparte”, sulla campagna d’Egitto di Napoleone.

Ma il ruolo forse più importante è quello affidato a Michel Piccoli, nel ruolo del generale Caffarelli, dapprima uomo di fiducia di Napoleone, che s’innamora dell’Egitto, della sua gente e delle ragioni della resistenza egiziana contro il dittatore.

In “Una notte al museo 2”, nel 2009, Alain Chabat incarna Napoleone, e forma una gang di cattivi insieme ad Al Capone e Ivan il Terribile. Ma soprattutto, nel film si fa una allusione a Silvio Berlusconi: “Ho avuto delle amanti all’isola d’Elba, e uno dei miei discendenti è in Italia – confida Napoleone a Ben Stiller. “E’ un uomo molto potente, un pezzo grosso. Una volta cantava sulle navi, sai?”.

Infine, lo stesso Ridley Scott aveva ambientato “I duellanti”, il suo film del 1977, durante il regno di Napoleone. Sono due tenenti napoleonici Harvey Keitel e Keith Carradine che finiscono ad affrontarsi in duello.

Giovanni Bogani per : www.quotidiano.netPubblicità

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