Che pezzi di m@@@ a, gli attentatori di Kabul. Hanno ucciso persone inermi, persone già in pericolo, persone in fuga. Persone intrappolate in un aeroporto che era già diventato una prigione e una condanna a morte di per sé.
Credo che quello che sta accadendo in queste ore sia il più tragico spot sulla incoscienza e la superficialità dell’Occidente e in primis degli Stati Uniti, e certo ancor più sulla sconcertante, irreale distanza da tutto ciò che è umano di Isis e dei talebani, che stanno per negare il diritto di vivere a molte persone, che volevano semplicemente vivere in maniera più libera, più consapevole, più aperta.
Viene soffocato un paese intero, e vengono uccise le persone come quel comico, schiaffeggiato e poi sgozzato, come un capretto, perché aveva osato far ridere. E tutte le persone che hanno lavorato con gli occidentali, costrette a temere la morte, ad attenderla senza poter fare molto.
E tutte le persone LGBT. L’Occidente sa essere spietato, privo di solidarietà con i più deboli, feroce con chi non ce la fa. Ma questo è l’orrore puro.
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