La carità, non c’entra nulla con la pubblicità

DI FRANCO FRONZOLI

Quanto palcoscenico, nelle mani della povera gente.

Quanto esibizionismo in un gesto di carità.

Quanto è triste l’esibizionismo del bene pubblicizzato.

Quanta meschinità in chi vuole apparire più che essere.

Oramai è tramontato il detto : “ Non sappia la mano sinistra ciò che fa la tua mano destra “ .

Oggi si alza il sipario, più per essere applauditi, che stimati.

Più riveriti che considerati.

La dignità non trova riscontro in certi comportamenti, in certe esibizioni incolori, nel tramutare la carità in teatro.

Siamo incalzati da uomini miseri in tutto, con coscienza offuscata, con intelligenza annullata.

Cosa ci può essere di peggio che trasformare un grande gesto di bontà, solidarietà, altruismo, in una penosa sceneggiata.

Cosa spinge certe persone ad annullarsi nella immoralità, nella miseria concettuale,  nella precarietà comportamentale.

Come si fa a tradire se stessi e gli altri, propinando un gesto falsamente nobile.

Siamo all’oscurantismo peggiore, più deleterio, più insopportabile, più osceno.

Salire su un palcoscenico per far sapere agli astanti, che si è fatto del bene.

Una falsità morale.

Che futuro può avere l’umanità, se vi sono atteggiamenti deplorevoli, che si verificano sempre più spesso?

Perché trasformare il dolore, la povertà, la solitudine di tanti in consumismo, di qualsiasi genere si tratti.

Possibile non provare vergogna.

Possibile abbracciare la indecenza, coronata da selfie, da camere buie, da scatti improvvisi.

Possibile non capire, che non si tratta di beneficenza, bensì di una parodia volta all’esibizionismo, quando in alcuni casi avviene così.

Conosco gente, che divide il suo pane con altri, che si copre per non farsi vedere, nel silenzio, nella dignità, nell’alto senso della carità.

Dare senza chiedere, aiutare senza perversi scopi, costruire e non demolire, spargere semi puri e non gramigna.

Quando i cuori si uniformeranno nei più alti sentimenti di solidarietà, umiltà, carità, l’umanità avrà fatto un gigantesco passo avanti.

E speriamo avvenga presto, perché né abbiamo davvero bisogno…

Perché sono gesti di pace .