DI CARLO MINGIARDI
La sua l’ho lasciata lì, sotto il porticato ombreggiato e fresco, il suo posto preferito. Nonostante avesse a disposizione un ettaro di terreno lui stazionava lì, estate inverno non faceva differenza era il luogo delle sue lunghe pennichelle sdraiato sul pavimento in porfido.
La notte invece si rintanava in quel luogo accogliente per lui. Quando faceva veramente freddo allora preferiva dormire in casa con noi e questo non glielo abbiamo mai negato, anzi lo invitavamo sempre ad entrare, ma lui da buon cane di montagna temprato a tutto preferiva così.
A distanza di anni ancora non sono riuscito a smontarla, mi serve quella presenza lignea, serve a ricordare il suo breve passaggio nelle nostre vite. All’interno se guardi bene c’è ancora qualche ciuffo del suo lunghissimo pelo color terra di Siena, era meraviglioso quel mantello.
Quando Daniela lo spazzolava con cura, metteva sempre da parte quel pelo, ne abbiamo conservate buste piene perché diceva che voleva farci un maglione.
Una volta ho riaperto quelle buste per sentire ancora il suo buon odore, non l’ho più fatto.
Sono tante le cose delle quali non siamo riusciti a disfarci: la ciotola, il collare, la spazzola, tutti i documenti, i trofei vinti alle mostre cinofile, ogni cosa è rimasta al suo posto. Averle ancora lì ci da un senso di sicurezza, come la sicurezza che ci dava quel cagnolone meraviglioso.
Oltre ad essere un cane da pastore era anche un guardiano eccezionale, sensi sempre all’erta, il suo territorio era zona esclusiva, della sua famiglia e basta. Se qualcuno voleva entrare doveva esserci il nostro consenso, allora accettava tutti di buon grado perché capiva che quelle persone erano amiche.
L’altro giorno ho notato che il legno della cuccia era parecchio scolorito, allora ho preso della vernice impregnante e ho passato il pomeriggio a riverniciarla. Non mi piaceva vederla così un po’ trascurata, mi sembrava irrispettoso nei suoi confronti.
Non so perché faccio queste cose compulsive, qualcuno penserà che non servono a niente.
A me serve per tenere vivo il suo ricordo, non voglio che sbiadisca con il tempo, ma credo che non svanirà mai.
Immagine tratta dal web
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