La droga

DI FRANCO FRONZOLI

 

Ho vissuto professionalmente, nel tempo della droga. Lo stupefacente “ povero “ , l’eroina.

Ho visto ragazzi e ragazze distruggersi, vagare la notte ed il giorno, per una “ dose “ .

Ho visto ragazze prostituirsi vendere tutto, oltre il corpo.

Ho visto rubare ai propri genitori , cercare ricettatori per vendere gli oggetti rubati.

Ho visto, la crisi di astinenza nel loro volta, la disperazione, il dolore, i voli pindarici, fuori dalla realtà.

Ho visto pregare, urlare, torcersi e contorcersi ; ho visto la disperazione.

Ragazzi e ragazze caratterialmente deboli senza una guida, soli nei momenti difficili, sbandati.

Ragazzi e ragazze, con gravi problematiche famigliari, privi di riferimenti solidi.

Privi di affettività.

Privi di amore.

Ho visto, minori, la notte, girovagare senza una meta, alle prime esperienze di assunzione di stupefacenti, hascisc in prima battuta.

Ho ascoltato la disperazione di genitori, consapevoli dei loro errori, distrutti dai sensi di colpa.

Ho visto ragazzi e ragazze benestanti distruggere la ricchezza dei loro cari, vendere e vendersi.

Ho visto ragazze e ragazzi, rifiutare per paura o per non so cosa, l’aiuto , un centro di sostegno, una comunità.

Una polvere bianca più forte di tutto e di tutti, senza pietà, senza comprensione.

Ho visto corpi spenti da un “ buco “ , morire lentamente, senza reazione privi di tutto.

Ho visto belle ragazze e ragazzi spegnersi prematuramente, nella solitudine, nella disperazione,nella ingratitudine del mondo vicino.

Ho visto, qualcuno, uccidere i genitori, nella tristezza di una coscienza perduta.

Ho cercato di aiutare, sforzi vani, sconfitti da quella loro illusione di volare.

Un mondo inferiore,  il loro, pieno di niente,  sporco e puzzolente.

Un cucchiaino, un accendino, una siringa, gli oggetti di quel triste mestiere.

Morire in un angolo, tra foglie e sterpaglie, nell’indifferenza, noncuranza, freddezza.

Giovani persi in una società impegnata in cose diverse, in feste e gioielli, vacanze e sogni vissuti nella morale indigenza.

Gioventù bruciata, abbandonata, senza futuro, senza presente, senza un passato in cui rifugiarsi.

Anime belle, volate in cielo,  senza un motivo, senza un pensiero ; senza  ricevere un abbraccio da un amico caro.

Ho visto questo ed anche di peggio, ho combattuto, troppo spesso perso.

Guardavo i miei figli,con un timore, ma, con estrema attenzione.

Ora ci sono droghe di tutti i colori, anche lo stupro ha un colore, la cocaina servita nei piatti,  in feste indecenti di ricche persone.

Fate attenzione, voi genitori, basta una minima disattenzione,per piangere un figlio.

Fate attenzione,  troppi pericoli, infidi,  nascosti tra le pieghe di una società distratta.

Fate attenzione!

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