La famiglia del buonsenso

DI PINA COLITTA

Esiste la speranza per una famiglia, dove vige il buonsenso e la voglia di vivere nel bene?

Certamente sì, perché dovrebbe esistere la famiglia del calore, della protezione, della possibilità per i figli di crescere in un ambiente personale, sufficientemente sicuro, caldo, accogliente e rassicurante.

Esiste la famiglia dell’incoraggiamento? Certamente sì, per esplorare, uscire di casa, sentirsi al sicuro anche fuori.

Esiste la famiglia delle favole o da film? Forse no, ma tentare di descrivere come realmente dovrebbe essere una famiglia, certamente si piò. La famiglia in cui i genitori sono presenti, protettivi e accoglienti, offrendo modelli per affrontare il mondo, cercando di tenere a bada l’ansia e l’iper protezione, non giudicante, non interventista, non direi che è una famiglia da favola o da film!

Eppure, purtroppo l’ansia si trasmette, anche solo per passaggio esplicito d’informazioni con moniti del tipo “attenzione, fuori da questa porta c’è un mondo pericoloso”! Oppure indirettamente, con il continuo esempio di un atteggiamento sempre allarmato e timoroso di fronte a qualsiasi esperienza fatta da un figlio fuori dalla porta di casa.

Ma, non potremmo pensare invece ad un ambiente accudente e protettivo, dove le funzioni esplorative non sono state contrastate?

E allora questo tipo di ambiente sì che potrebbe essere pregno di un certo calore affettivo. Che pena, invece, costruire le relazioni in un nucleo familiare adottando uno stile basato sulla critica, sul controllo oppressivo!

Così la famiglia purtroppo diviene il luogo in cui i valori di autocontrollo morale sono trasmessi e vissuti in maniera oppressiva, colpevolizzante e punitiva. Per quale ragione questi figli non dovrebbero vivere la casa, il nido, come un ambiente frustrante, ingabbiati in norme morali rigide, con l’unica e sola consapevolezza di sentirsi inferiori, umiliati, colpevoli?

Colpevoli di cosa poi, di non avere la fortuna di viversi la casa come una benedizione di cui non si è mai abbastanza riconoscenti? Ebbene sì, quando si è sereni in un ambiente familiare, quando si respira la naturale serenità di una crescita personale, si sente il bisogno continuamente di riconoscenza per quella famiglia che è stata il tuo “esserci”, una vera e propria benedizione per la tua crescita personale!!!

“Dicono che la famiglia sia il nostro punto di partenza, poi di fuga e alla fine diventi quello di ritorno.”

Dal film “A casa tutti bene”.

Immagine tratta dal web

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