DI FRANCO FRONZOLI
Siamo veramente bravi a complicarci la vita e dio sa quanto sia complicata per se stessa.
Ci immergiamo in discussioni scialbe, senza costrutto, prive di valenza sociali e culturali.
Non siamo in grado di evitare il danno serio della informazione “ costruita “, ci lasciamo strumentalizzare dalle evidenti “ menzogne” che ci vengono propinate, non riusciamo a distinguere una cosa seria da una “ manipolata “ .
Credo sia in atto da tempo, un tentativo, per altro ben riuscito, di anestetizzare il cervello da parte dei media.
La televisione, produce danni che potremmo definire ” irreversibili “, se consideriamo quanta mediocrità è presente e quanta poca “ eccellenza”, traspare dagli schermi televisivi.
Come , il colmo dei colmi, sentire un personaggio in disuso, affermare che gli è apparso Giosuè Carducci che gli ha dettato una poesia.
Oppure, la stessa deplorevole fonte, afferma sempre nello stesso programma per altro di successo, che interagisce con vite astrali .
Non parliamo poi di quelle trasmissioni trash, che danno il peggio di se, con un frasario triviale e nudità di una volgarità inaudita.
C’è chi si lascia irretire da “ amplessi “ figurativi, da messe in scena studiate a tavolino, da false configurazioni di processi, dibattiti, confronti.
Siamo alla mercé di programmi incentrati sul dolore, sulle lacrime, sugli istinti peggiori, sulle calunnie, sulle falsità propinate per finalità abiette come l’audience.
Ebbene sì, l’audience è il dòmino dei nostri tempi, per altro con successo, se trasmissioni “ indecenti “ socialmente e politicamente vengono seguiti da milioni di persone.
Ho letto, in un reportage, che una lite vale 8 punti su 10 mentre una poesia 3 su 10.
Una ragazza morta per una anestesia, sottoposta ad un intervento chirurgico al naso, viene usata come “ collettore “ di consensi, non parliamo poi di delitti come quello di Avetrana .
Ci stanno anestetizzando, stanno imponendo la mediocrità più assoluta a discapito della cultura, del conoscere, dello studio, dell’insegnamento.
La politica è delle peggiori, con esibizionismi lessicali da scuola elementare, con espressioni di concetti che vanno oltre il concepibile.
C’è chi gioisce nel non vedere respirare un “ detenuto “, chi vorrebbe imporre aule diverse per stranieri, soprattutto per quelli di colore.
Si tratta di ministri della Repubblica.
Tutto veicolato tramite i canali televisivi e ripresi dai social, mentre programmi seri ed interessanti si contano sulle dita di una mano.
Dovremmo saper affrontare queste mediocrità con intelligenza, evitandole, ma evidentemente la mediocrità è insita anche in chi li “ sublima “ .
Immagine tratta dal web
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