La migliore, storia di una donna speciale

DI LILIA BOLZONELLA

Durante la mia lunga esperienza nell’ambito del volontariato oncologico ho conosciuto molti volontari generosi e impegnati nel dare il massimo al prossimo, ma…lei resta “la migliore “.

Maria, questo il suo nome di fantasia, era (purtroppo è mancata qualche anno fa) una donna straordinaria.
Aveva dovuto lasciare il suo amato lavoro di infermiera per seguire il marito che, per impegni lavorativi, cambiava spesso città. Me lo aveva confidato una volta, ma non l’ho mai sentita lamentarsi per qualcosa.

Donna di grande Fede (l’ho invidiata per questo), non solo si recava in ospedale a trovare i malati oncologici per spiegare loro le opportunità che offre l’associazione Volontà di Vivere-Noi e il cancro, ma sapeva “darsi” agli altri (in Parrocchia o presso le famiglie in difficoltà) con una generosità e un coraggio incredibili.

Un pomeriggio noi volontarie eravamo in riunione presso l’associazione e Maria tardava ad arrivare, senza avvisarci, cominciavamo a preoccuparci ma ecco che, poco dopo arrivò tutta trafelata e con il volto segnato dalla fatica.
Ci raccontò che un grande autobus era caduto da un ponte presso casa sua e decise immediatamente di recarsi sul posto per soccorrere i sopravvissuti ( vi furono molti morti).

Maria portò da casa abiti di ricambio, consolo’ chi aveva perso un proprio caro, accolse in casa sua chi poteva muoversi perché potesse lavarsi e mangiare qualcosa.
Il suo sguardo dolce, la sua generosità, ne fanno “la migliore “.

Immagine tratta da Pixabay

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