La nascita, un sorriso e la speranza

DI FRANCO FRONZOLI

Confesso, nonostante la mia ritrosia al festeggiamentotempo,  prima della mezzanotte, parlando con me stesso, mi sono fatto gli auguri.

Ho anche pronunciato frasi di speranza.

Ripercorrendo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, mi sono lasciato andare ad un monologo di esagerata soddisfazione, perché avere un Presidente simile, è un pregio per qualsiasi paese.

Pensate, sempre parlando con me stesso,  mi sono detto : «con un discorso simile, per altro apprezzato da tutti, politici compresi, le cose cambieranno in meglio» .

Non ci saranno più screzi e minacce nella maggioranza, l’opposizione si renderà conto che solo insieme si vince.

Insomma sono stato preso da un euforico ottimismo, tanto da violare una regola ; lo spuntino notturno.

Mi sono addormentato, facendo entrare un sogno pieno di cose belle..

Addirittura, che la responsabilità cogliesse la nazione da nord a sud, isole comprese.

Appena sveglio, mi sono guardato intorno, mi sono affacciato al balcone, per vedere se vi fosse un profumo diverso.

Sono stato colto da una folata di gioia, quando ho letto, che alle 3 del mattino, a Genova era nato un bambino.

Ancora più entusiasta quando ho saputo che era di colore, bello, sano e al sicuro tra le braccia  della sua mamma.

Ho anche pensato, mi perdonino i razzisti,  gli extracomunitari, sebbene privi dello ius soli, almeno per ora, ad incrementare le nascite, di cui abbiamo estremo bisogno, saranno loro.

È apparso un sorriso sul mio volto, innocente, credendo che questo 2021, fosse sulla strada buona.

Ancora una volta  mi sono sentito tradito. Passavano le ore e le liti nella politica si accentuavano, le minacce sempre più pressanti.

Giornali che pur di non perdere l’abitudine alla falsità,  ignoravano la verità.

Ma essendo tenace,  non mi sono arreso, pensando che i rituali dati giornalieri sulla pandemia, invertissero la rotta.

Niente da fare, anzi.

Ho scrutato nel cielo, se qualcosa di diverso potevo percepire, come segnale di cambiamento,  non so il sole che splende in mezzo alla pioggia.

Niente da fare.

Nulla era cambiato, vedevo le parole di quel grande appello svanire nel vento.

Nonostante tutto, voglio sperare, che ci sia una buona novella, e non mi riferisco alla nascita di Gesù

che era già nato,  bensì ad uno tsunami di responsabilità, intelligenza, coesione che colpisce in fronte noi tutti,  in primis i parlamentari dei vari schieramenti.

Impossibile?

Vedremo!

Immagine tratta dal web

 

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