La necessità di avere un’agitatore di coscienze

DI FRANCO FRONZOLI

 

Abbiamo le menti intorpidite, non reattive, abituate a subire senza rivoluzionare, i sistemi a cui siamo abituati a dare per scontato.

Ci culliamo nell’amaca del destino nel “ prendiamo quello che viene “ .

Siamo rivoluzionari a parole lamentoci di tutto ciò che non ci piace.

Siamo difensori di  una categoria che non pensano mai ai diritti delle altre.

Sempre a parole, naturalmente.

Ci vorrebbe un “ agitatore di coscienze “ , che ci aprisse gli occhi, la testa e il cuore.

Il giornalismo, la televisione, gli insegnanti, il teatro, il cinema, i bar,  potrebbero o dovrebbero essere luoghi in cui si agitano le coscienze.

L’ agitatore di coscienza, dovrebbe essere colui, in senso semantico, che produce una scossa di orgoglio, di difesa dei propri diritti  ed anche di quelli universali.

Se fossi un giornale che racchiude tutti i quotidiani alla prima stonatura politica che va contro gli interessi dei cittadini in ogni pagina scriverei : “ VERGOGNATEVI “ .

Anche quando un qualsiasi provvedimento è a favore dei legislatori e loro categorie scriverei : VERGOGNATEVI.

Tutto ciò che vìola i dettami della Costituzione, ancora e con più forza : VERGOGNATEVI.

Ma non solo, tutte le piazze dovrebbero essere piene di persone, di cittadini che esprimono il loro dissenso, magari solo per un’ora, ma sarebbe giusto, accadesse.

Se gli studenti non hanno l’età per votare e vengono dimenticati dalla politica, scriverei in quel fantomatico giornale : NOI SIAMO TUTTI STUDENTI.

Se le donne subiscono violenze e lo stato non reagisce compiutamente : SIAMO TUTTE DONNE.

Quelle frasi devono essere dirompenti nei palazzi del “ potere “ , devono avere il colore del ‘ voto ‘ .

La televisione è tutt’altro che “ agitatore di coscienze “ , anzi l’esatto contrario, spesso è connivente col potere, come i giornali ed ogni altra fonte che dovrebbe fornire una sana informazione.

Ci vuole un “ agitatore di coscienze “ se la politica o meglio politici sono fiancheggiatori di despoti, di misogini, di assassini.

E l’agitatore, in quel caso, deve pretendere l’allontanamento dai circuiti mediatici e politici.

Dovremmo affiancarci all’ agitatore di coscienze, difendere a spada tratta gli interessi del popolo e smantellare i privilegi, le collusioni, gli artifici per arricchire.

Scendere in piazza silenziosamente, anche per poco, in tutte le piazze, senza violenza, come un messaggio chiaro ed inequivocabile : NOI CI SIAMO E VI GUARDIAMO.

È utopia la mia?

Forse si.

Ma lasciatemi sognare…

Immagine tratta dal web

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