La Pasquetta in Puglia 50 anni fa

DI TERESA TROPIANO

 

La Pasquetta di 50 anni fa a Monopoli, in tutta la Puglia o meglio, in tutto il Sud.
Sveglia alle ore 7.00 e prima cosa da fare è controllare dalla finestra che tempo fa!

Nuvoloso e leggermente ventilato, ma non ci arrendiamo! È quasi tutto pronto da ieri. A Pasqua è avanzata tanta roba da mangiare.

Si ragguaglia tutto e si prepara una grande cesta in cui si aggiungono bevande, pane casereccio, pomodori, melanzane sott’olio, taralli, le focacce calde appena sfornate, la tiella di patate e agnello, la frittata di asparagi, la focaccia con gli sponsali, un fiasco di vino rosso primitivo e poi il dolce. Il dolce non può mancare, così come non può mancare il limoncello fatto da mammà.

Siamo pronti! Aiutiamo i genitori a caricare l’auto di fardelli e cestini per il picnic e si va a fare la scampagnata.
Ma dove? Questo lo decide papà, lui sa dove poter stare in serenità! Si giunge a destinazione. Un terreno nei pressi di un casolare abbandonato, tanti ulivi e l’erbetta verde profumata.

La mamma stende la tovaglia e sotto ci mette una vecchia copertina di lana per reggere i piatti. Intanto ci raggiungono gli zii e i cuginetti e gli amici di papà che si aggregano al gruppo. È mezzogiorno inoltrato. Ci sediamo a mò di indiani sul prato e iniziamo a mangiare… l’aria è frizzantina e si respira la libertà in tutta spensieratezza.

Dopo mangiato si va a fare una bella passeggiata per sgranchirsi le gambe, esplorando nell’agro circostante all’avanscoperta di ruderi e casolari abbandonati.

Torniamo alla base. C’è la nonna che ha preparato il caffè nel thermos e lo si beve tutti insieme in armonia.

Immagine tratta dal web

Teresa Tropiano

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