La politica? Purtroppo resta ancora una grande sconosciuta

DI FRANCO FRONZOLI

Come sarebbe bello  poter parlare di politica, confrontarsi senza pregiudizi, senza astio, senza ideologismi preconfezionati e spesso malati.

Sarebbe bello perché la politica è arte scienza, competenza, confronto.

I politici dovrebbero  forse leggere meglio la Costituzione ed applicarla, con l’occhio rivolto ai cittadini e non a sudditi come pare essere quando vi si si rivolgono.

La politica è comunità di intenti, salvaguardia dei diritti e rispetto dei doveri.

La politica è onestà.

La politica è coerenza.

La politica è competenza.

La politica dovrebbe mirare a migliorare il paese, soprattutto nei punti cardine: la Sanità, la Scuola, i Trasporti, la Sicurezza, il Clima e l’ambiente.

La politica dovrebbe essere rispetto, rispetto per gli altri e per noi stessi.

La politica dovrebbe esser, un alto senso della tutela dei più poveri, dei disabili, delle fasce sofferenti.

Sarebbe veramente bello e gratificante, confrontarsi anche sui social, senza leggere frasi di odio, di intolleranza,  anche di ignoranza .

Sarebbe bello.

Ma siamo un paese sfortunato. Abbiamo politici,  salvo qualcuno in via di estinzione, che per tutelare i loro interessi, stanno affossando la nazione.

Persone che trovano nella irresponsabilità,il loro modo di vivere e di governare.

Ci troviamo con politiciche da trent’anni affossano la Sanità, la Scuola, la Economia.

È una vita che dicono che vogliono risolvere il problema della evasione fiscale ; poi si scopre che i primi evasori li troviamo, spesso, seduti in parlamento.

È una vita che fanno crescere il debito, fregandosene se a pagarlo saranno le future generazioni.

Alcuni, con tutto il rispetto, si rivelano inadempienti.

Non controllano se viene fatta la manutenzione ai ponti ed altre infrastrutture, quando muoiono le persone e si indignano ; la colpa è sempre degli altri.

Poi menti eccelse costruiscono in un batter baleno un ponte e loro, subito in prima fila a reclamarne i meriti.

Se penso che si lamentano perché i cittadini si allontanano dalla politica,  mi viene da ridere , o da piangere.

Loro che per difendere i privilegi, si sono arruolati nell’esercito della resistenza. E ci sono riusciti.

Loro che chiedono sacrifici, mettono in discussione la benché minima diminuzione del loro lauto stipendio.

Loro, sempre a difendere gli onesti, a parole, si trovano ormai a proprio agio nei tribunali.

Non faccio differenze tra chi governa e chi abita nella opposizione, in alcuni contesti appaiono  tutti dannosi.

Allora cosa facciamo, ci si domandera’ . Questa risposta venga data prima di entrare nella cabina elettorale, per chi  ancora ci va.

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