Vieni e ascolta questo verso
ecco adesso sembra faccia la eco di sé stesso
si muove, prende la rincorsa e giù
a morire così, ora dolce ora con flebile lamento
sprofondando su quella rete di sabbia arsa dal sole.
Vieni dove le carezze sembrano mani alate
di sale e vita, mescolate a mille voci che porta in grembo
e nel gorgoglio si ode il rosario delle anime che hanno sperato.
È un canto solitario ripetuto che sale all’infinito
instancabile e nobile, lui è il re della notte mai dimenticata
che di questa coperta ne ha fatto stelle
pronte a tuffarsi nel riflesso dei tuoi occhi:
Vieni, baciami mentre l’onda sale orgogliosa
tuffandosi nell’onda che insegue senza sosta
e poi, respiriamoci come respira il tempo delle cose.
Un sogno bussa alla porta dei desideri.
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