La radice della colpa

DI ANTONIO MARTONE

 

Il male morale (che non è il male metafisico) non sarebbe niente se non potesse contare su coloro che, pur non producendolo essi stessi, adottano comportamenti omertosi, indifferenti, talvolta tacitamente in accordo.

Il male non potrebbe nascere, né tantomeno svilupparsi e mantenersi a lungo, se non appoggiandosi su una struttura di potere capillare che si dipana da un epicentro e che raggiunge zone parecchio periferiche nelle quali non diviene più riconoscibile.

Non prendere posizione in maniera forte e chiara nei confronti del male può forse assolvere sul piano legale (dove la responsabilità è meramente personale) ma non assolve affatto, anzi condanna, sul piano morale.

La complicità non è in alcuna misura esterna al male ma è il male stesso!

L’ignoranza stessa non è una scusante, bensì un’aggravante. Coloro che hanno contribuito con la loro scarsa partecipazione, con il loro opportunismo, guardando pessima televisione e leggendo libri-spazzatura, con la loro grossolana e cinica perfidia, con il loro voto – per quanto mi riguarda, sto facendo autocritica da tempo per quelli che considero i miei errori – a produrre la situazione nella quale ci troviamo sono parte del disastro che vediamo intorno a noi.

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