La saga dei valori

DI RICCARDO ANCILLOTTI

 

Ci riempiamo la bocca  con la ‘famiglia tradizionale’, come se fosse la soluzione al degrado sociale e la panacea dei nostri rapporti interpersonali più contraddittori.

Crediamo nella pace, come garanzia che la guerra rimanga il più lontano possibile delle nostre vite. Disposti persino ad armarci fino ai denti per difenderla!

Rispettiamo la vita, limitatamente al nostro credo religioso, le nostre scelte economico-sociali di mercato e la salvaguardia del ‘nostro tenore di vita’.

Salvaguardiamo l’ambiente, fintanto che non riteniamo più conveniente fare diversamente.
Riconosciamo l’importanza del lavoro, anche oltre le necessità vitali e di dignità della persona.

Fermo restando, che chi non ce l’ha debba arrangiarsi!
Siamo favorevoli alle libertà della “persona” (libero arbitrio), ma all’interno di regole certe (senso civico) che “tutti gli altri”, dovranno rispettare.

Sì alla libertà di espressione (ma non di risultato!)
No ai furti (escluso quelli legalizzati)
L’uguaglianza, non si discute. Silenzio!

L’istruzione è un “diritto”. Sia pure con il “rovescio” della medaglia. Infatti oggi vogliamo i ragazzi tutti a scuola, dimenticandoci facilmente che quello che conta è la sostanza dell’insegnamento e non il quantitativo.

Se siamo d’accordo allora io intanto comincerei ad insegnare ai giovani a pensare ed agire con il proprio cervello e non con il nostro!, che è sincopato!

La salute è meglio che ci sia. Ed a questo aggiungerei PER TUTTI !

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