La serietà sogghigna sorniona mentre mi guarda, questa fantastica parola che assomiglia a un modo di essere, si mitiga nel nascondiglio della mente più profonda e poco si presta all’espandere nel verbo di continuare a calcare le scene…
Io sono e a volte aggiunge io ho, un connubio di valori che solo a nominarli insieme si sente tremare la terra.
Dove t’ho incontrata, vissuta, sentita, quale pulpito di labbra ti ha decantato?
Eppure, ti osservo mentre attorcigli con maestria i fiori ai rami, coinvolgendo le stagioni e il loro susseguirsi come rincorsa affannosa all’essere.
Precisa ti spogli, ti vesti, ti adorni di colori e li rimuovi quando il tempo si incupisce, un automa nella tecnica manco fossi mitologia prodigandoti nella sottile essenza.
Eppure, lei riesce nel suo intento come far sfumare il cielo con le ore, tornare perfetta quando all’alba incontra il giorno e ruffiana quando col rosso avvicina la sera ai cuori.
Quest’amica che amo sentire e avere accanto, la serietà che cosparge gli attimi vissuti in puntuali ed eleganti suoni…la parola, il verbo, la nota, il canto e la musica che oscilla, mente lei avanza fra le cose e i fatti…
Non dimentica, non mente, non pavoneggia, non esclude, non destreggia e neanche dispensa sorrisi inutili…
Nutre le radici d’ogni pianta vivente a volte persino l’essere umano, ossigena senza stancarsi nel ciclo della sopravvivenza.
Dignitosamente mette ogni cosa al suo posto, con pazienza e mai si arretra nel passo della negligenza…
La serietà che non crea scompiglio, che disarma con un battito di ciglio senza scomposizione di parole quando una è troppo e l’altra poco vuole
La serietà che alberga dove esiste la voglia d’essere senza il bisogno di apparire, quando nutrire è il seno dove abbeverarsi.
#grazielladechiara 29/03/2021
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