La stanchezza mentale…e non solo

di Maria Teresa Di Maio (psicoterapeuta)

La stanchezza mentale…e non solo

La stanchezza mentale è una condizione molto comune ai nostri giorni e spesso da attribuire ai ritmi frenetici e allo stress della vita “moderna”.

Spesso si parla di multitasking in ogni ambito: lo devi essere nella vita privata, sul lavoro, nelle relazioni sociali, ma troppi compiti ed informazioni da elaborare in un periodo di tempo che non ha un inizio e una fine, comporta per il nostro cervello una notevole pressione.

Questo comportamento continuo nel tempo può causare alterazioni attentive, di memoria (stiamo per fare qualcosa e all’improvviso non ricordiamo cosa). Questa stanchezza ha una spiegazione non solo psicologica, di sovraccarico e confusione di pensieri, ma anche biologica.

Molti studi scientifici dimostrano che mantenere un elevato livello di stress per lungo tempo porta alla perdita di neuroni, al malfunzionamento della memoria a breve termine ed a quell’affaticamento cerebrale di cui si accennava sopra e che prende il nome di “overcommitting” (sovraccarico).

Questa sensazione di sovraccarico può, nel tempo ingravescendo, portare anche disturbi nella sfera psiologica. Potremmo sentirci frustrati, ansiosi, può portare da un punto di vista fisico anche mancanza di energia e relativa perdita di motivazione e interesse.

In tutte queste situazioni il nostro cervello inizia ad elaborare tutte le informazioni che arrivano in maniera falsata, errata ed ecco che si va incontro ad esaurimento nervoso, mancanza di energie mentale e fisica, si sente il bisogno di riposare, dormire continuamente, ci si sente spossati.si possono manifestare anche gravi gradi di insonnia e di irritabilità per qualsiasi cosa. Le nostre percezioni si alerano e gli stimoli vengono percepiti con intensità differente da quella reale.

Ci sono degli studi che dicono che per contrastare la stanchezza mentale bisogna mantenere delle sane relazioni con gli altri, fare attività fisica, leggere e mantenere degli spazi di interesse personale e rimanere curiosi e aperti al mondo.

La vita frenetica spesso ci “coinvolge” così tato da non permettere nei fatti queste attività, o almeno da non permettere a noi stessi di vedere questi spazi, la possibilità anche solo di contemplarli questi spazi.

Condurre quella che si definisce una vita equilibrata è sicuramente bello ma non sempre realizzabile, mangiare sano (se il lavoro lo permette, in caso contrario, un panino al volo), attività fisica o meditazione (se non passi il tempo nel traffico per in disbrigo delle mille delle cose da fare).

Poi ci sono i rimedi naturali…ma il più delle volte hanno costi esagerati.

Questa riflessione non vuole dire cosa sia giusto fare. Vuole, di contro, farci soffermare un attimo per cercare di riprendere in tempo la nostra vita, il nostro benessere psicofisico. Non sottovalutando, qualora ce ne fosse bisogno, anche un supporto psicologico per aiutarci a modificare i nostri schemi di pensiero e renderci più attenti al nostro benessere.

 

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità