La storia, è proprio vero che studiarla non serva a nulla?

DI OTELLO AURELIO VALENTINI

La Storia

Mia nipote,14 anni, ritiene che non serva a nulla.
Non solo.
Anche rispetto ad altre materie non immediatamente fruibili per entrare nel mondo degli adulti e trovare una collocazione pratica e vantaggiosa il parere non cambia.
Faccio fatica a capire il punto preciso dove ci siamo persi.

Il momento esatto in cui siamo passati da attivisti intraprendenti a spettatori inebetiti.
La scuola è la cosa di gran lunga più importante nella vita di una persona.
Intendo quella parte di insegnamento dove ci sono maestri elementari e professori delle medie.
Quel tipo di Scuola non deve servire a formare un cittadino modello e ben integrato ma a far sviluppare ogni grado possibile di ribellione.

Suona strano eppure è così.
Studiare materie apparentemente astruse dalla vita quotidiana come la Storia, o altre, servono alla mente, non al corpo.
Maggiormente ci si addentra nelle cose lontane dal mondo attuale, come il latino o la letteratura dei secoli scorsi, più la nostra mente si espande, cresce, sviluppa le basi per comprendere e capire fino in fondo la vita vera.
Un allenamento intensivo. Se giochi al calcio e se bravissimo con il pallone ma non sviluppi i polmoni con la corsa, non diventi nessuno.

La Storia e lo studio sono il polmone e la corsa della mente quando l’ insegnamento è tale e non indottrinamento.
Così si impara a sviluppare anche il pensiero critico perché è un subordine fantastico del ragionamento e si impara a capire il male ed il bene…

E si diventa ribelli costruttori di vita e distruttori di pulpiti indegni.
Capitano mio capitano….

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