La tua voce

DI ANTONIO MARTONE

 

Stamattina
Alla caduta dell’ultima foglia
S’è sciolto
Il mio sguardo
Negli ormai stinti
Colori d’autunno
S’è sciolto

Stamattina
Il mio sguardo
Nella luce
Ormai stanca
D’un tempo che cerca rifugio
La tua voce
E’ venuta a cercarmi

Ho udito
Allora
Farsi largo
La tua voce
Nel folto di coltri pesanti
Di chiacchiere senza emozioni
Ho ascoltato il tuo canto
E il mio viso
Per brevi interminabili istanti
Del melograno
Dalle guance di fuoco
Le fattezze ha avuto

Nella tua voce
È il mio senso d’esistere
Nella tua voce
È il melograno maturo
Cresciuto nei campi
Ancor senza gelo
Nella tua voce
È il vino che tutto cancella
È il fischio del vento
Nelle notti d’inverno
La tua voce
Mi chiama
Da lontananze abissali
D’un inverno lontano
E scrolla i miei sogni
E purifica
Da strati di chiacchiere inutili
E porta colori
Colori e tepori
E speranze
Senza motivo apparente
Rosse speranze
Come valli segnate
Da sentieri
Da sentieri di alberi
Che portano
Che sempre portano a casa

Nel cuore
Sotto coltri di chiacchiere
Senza emozioni
Ho conservato
La tua voce
E il melograno dalle guance di fuoco
E il mio senso d’esistere
Ho conservato

La tua voce ha nutrito
Anche oggi
Anche oggi preludio d’inverno
Ha nutrito
Il mio autunno
Il mio autunno pesante
Di frutti

La tua voce

 

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