La vanità non aiuta a vivere bene

DI FRANCO FRONZOLI

 

Alba era una bella  ragazza che aveva messo uno specchio grande  nella sua piccola casa dove abitava con i suoi genitori.

Ogni mattina si alzava presto, si metteva davanti allo specchio e si guardava per ore.

Aveva tante creme di bellezza, così tante da poter aprire un negozio.

Aveva soprattutto creme per mantenersi giovane e bella. Alba aveva capelli neri, occhi nero carbone ed era alta 1,77.

I genitori, non volendola opprimere  non le dicevano niente,  ma non erano contenti, soprattutto per tutte quelle ore che trascorreva davanti allo specchio.

Alba finiva di imbellettarsi verso le 9,30 ma le operazioni iniziavano alle 6,30, ogni giorno.

Usciva, camminava per le strade della città e non vi era vetro o specchio di negozio,  dove non si fermasse a rimirarsi.

Non aveva amiche, perché non le riteneva belle come lei e tantomeno aveva ragazzi.

A pranzo mangiava poco ; un poco di verdura,  un pomodoro,  pochissima
pasta ,  o una fettina piccola  di carne.

Niente pane,  niente vino, un bicchiere d’acqua e nel pomeriggio uno yogurt bianco.

La sera si concedeva un thè .

Si pesava tre volte al giorno, si cambiava vestito due volte al mattino e pomeriggio.

Era felice quando si accorgeva di essere  guardata, soprattutto dalle ragazze,  perché le riteneva invidiose della sua bellezza.

La sera un’ora prima di andare a dormiva si cospargeva  il corpo di creme per la notte.

Lo specchio, era stanco di vedere quella sagoma per così tante ore, fermo a rimirarsi davanti a se , e pensò ad un modo per risolvere il problema.

Un sabato sera, Alba, finiti i soliti rituali,  indossò una vestaglia di seta bianca, con delicati merletti, ed andò a coricarsi.

Nella notte fu svegliata da un fischio che ricordava una lieve raffica di vento.

Non ci fece caso e tornò a dormire.

Non si trattava del vento ma del sibilo che lasciava lo scorrere del tempo.

La domenica si svegliò alla solita ora ma non vide i genitori che di solito a quell’ora facevano colazione.

Strano si disse.

Si stava avvicinando allo specchio quando si accorse che rifletteva l’immagine di una donna anziana,  con le rughe e le mani screpolate.

«Ma chi è quella lì» , si chiese, sei tu rispose lo specchio quasi sorridendo.

«Impossibile io sono bella , anzi bellissima». Chi ha fatto entrare una donna così vecchia ad occupare il mio posto nello specchio? .

Lo specchio, con molta calma, rispose : «è entrato il tempo, nello specchio, tanto tempo» .

Disperata, Alba, cercò la mamma ed il papà per farsi consolare ; erano spariti.

Si mise a sedere davanti al camino, con la testa tra le mani ; aveva capito tutto.

Aveva capito soprattutto che la bellezza è di transito e che ci sono cose più importanti da vivere.

Buttò via tutte le creme, si avvicinò allo specchio e gli disse : «non mi servi più, se non per qualche minuto».

Una vita spesa ad accontentare gli altri, diventa una vita non vissuta, e non importa chi ci sia davanti allo specchio, potrebbe esserci, anche un uomo vanesio.

La morale sarebbe la stessa…

Immagine tratta dal web

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