Ritorneremo alla pietra,
alla genesi del vissuto
dei nostri antenati,
ai tempi difficili delle privazioni,
delle rinunce del superfluo.
Daremo importanza all’essenziale,
alle piccole cose, alla semplicità
e alla genuinità della vita.
Torneremo al silenzio,
alla disciplina e all’ordine delle cose
e alla povertà, giacché non è miseria
non possedere nulla
ma è miseria non apprezzare
quel che si ha;
è miseria lamentarsi,
piangersi addosso;
è miseria non fare nulla
per cambiare le cose;
è miseria “non amare”.
Ricco è colui che ama
pur non possedendo nulla
e né pretendendo nulla in cambio.
Il progresso ha inaridito l’umanità
privandola del sentimento
più prezioso…L’umiltà.
Immagine tratta dal web
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