La vita corre e noi non ci accorgiamo

DI FRANCO FRONZOLI

 

A volte mi viene spontaneo chiedermi se siamo noi stessi i veri nemici della nostra vita.

Se siamo noi che non comprendiamo il vero valore, la vera essenza, il puro significato.

Ci specchiamo in una realtà che non sappiamo nemmeno decifrare, non sappiamo valutare.

Basterebbe guadare un orologio, la velocità delle sue lancette, per dare un senso vero alla vita.

Quelle lancette non si fermano con la chirurgia plastica, nemmeno con riti blasfemi.

È il tempo che passa, che ci scorre davanti, impietoso, senza una minima sosta.

E noi cosa facciamo?

Lasciamo transitare belle emozioni non le fermiamo, loro svaniscono nel nulla e triturate si perdono in “ correnti gravitazionali “ ( direbbe il maestro ).

Non comprendiamo che bisogna afferrare gli attimi, quelli di oggi, non pensare a quelli di ieri o quelli che saranno domani.

Ci perdiamo in conflitti,  in strenua difesa dei nostri beni, con la convinzione che questa sia “ l’eternità “ .

Non vogliamo comprendere che basta una piccola nuvola per oscurare il sole, una banale pioggia per spegnere le stelle.

Siamo impegnati a combattere con l’arma dell’orgoglio, della supremazia, senza lasciare spazi di vicinanza, di affetto, di ragionevolezza.

Combattiamo per difendere il peggio, lasciando al suo destino il meglio.

Sempre preoccupati, in cerca di quel “ non so che “ ; una meteora esistenziale.

Ammettiamo e giustifichiamo l’entrata dell’odio per una idea politica, per una divergenza sportiva, per una banale contesa.

Non comprendiamo il significato delle parole: confronto,  dialogo ; non sappiamo ammettere i nostri errori.

Conosciamo meglio la violenza che la mitezza, l’arroganza che l’umiltà.

Non sappiamo valorizzare l’importanza del chiedere “ scusa “ , ma le pretendiamo da altri.

Intanto le lancette corrono.

Camminiamo a testa bassa per non salutare, per non regalare e ricevere un sorriso.

Ci scontriamo contro supposti “ nemici “ , tralasciando il valore degli “ amici “ .

Amiamo con il senso dell’arroganza,  senza valutare che in qualsiasi rapporto è il “ rispetto “ che deve prevalere.

Stiamo bruciando i migliori sentimenti, rinunciando alle migliore iniziative, segregati in una “ dittatura “ personale e personalizzata.

Siamo talmente autolesionisti che preferiamo l’ossigeno di una bombola a quello naturale.

Non sappiamo più lottare, sopportare, sacrificarci per giuste cause.

Abbiamo somatizzato messaggi demenziali, che vincolano e reprimono la intelligenza.

Anche la dignità sta diventando un optional, una periferica importanza.

Sappiamo combattere contro i “ mulini a vento “ , incamerando vittorie di “ Pirro “ .

E mentre continuiamo a complicarci la vita

Le lancette corrono…

Immagine tratta dal web

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