La voce del vento dell’est

DI TERESA TROPIANO

È inutile che urli
sulle spumeggianti parole
sconnesse delle onde del suono.
Non odo il grido stridulo
dei gabbiani morenti
con le loro ali lacerate
dalla tempesta in atto!

Né odo quel canto ammaliante
delle sirene nude
che salutano i mostri nella sera
della loro tregenda,
lunghe ore d’oltremare
disincarnano,
si scambiano parole
che sul margine io non odo.

Puoi scuotere le più aguzze scogliere
e travolgere persino le montagne.
Puoi gonfiare i marosi
con la tua forza di tramontana
e dai balcani gelidi
puoi sussurrare al crepuscolo
e ridestare i vampiri addormentati.
Io resisto alla tua forza
e non temo le spirali della tua voce sibillina.

Resta dritta la schiena mia.
Non si incurva né si piega
alla violenza del tuo ululare.
Voce di gelo e di bufera
non temo il silenzio che verrà!
Non sarà foriero di altra tempesta
ma mi porterà la voce sua.
Quella soltanto vorrò ascoltare
sui frangiflutti del cuore mio.

Presto sarà giorno
e il sole mio il tuo grido acuto
smorzerà.
Sarà quiete e bonaccia in mare
e non avrò paura dell’agguato dei lupi
nel buio delle tenebre.
Perché breve sarà la notte
e lunga la scìa del sogno.

©® Copyright foto di Teresa TropianoPubblicità

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