di Chiara Farigu
C’è sempre un prima e un dopo nell’arte di Stefano Pani. Che sia una tela, un cartoncino o una parete bianca dove lasciare pennellate di colore che puntualmente si trasformano in emozioni forti negli occhi di chi ha il privilegio di imbattersi in loro.
Il prima di quest’opera è la nuda parete di una cabina elettrica ubicata nel centro di Oschiri, a metà strada tra Sassari e Olbia, nella Sardegna centro-settentrionale, noto nell’isola, e non solo, per le pregiate carni bovine, il vermentino, i formaggi ma soprattutto per le ‘panadas’, veri e propri scrigni di pasta sfoglia ripiena di carni e aromi naturali.
A questo piatto-simbolo del paese, l’artista di Orroli, ha dedicato il suo ‘dopo’, un bellissimo murale che ritrae un uomo e una donna in costume come tradizione vuole, intenti a mostrare i gustosissimi manicaretti appena sfornati adagiati al centro di un cesto rivestito da una tovaglia con orlo fatto a mano. Arte che richiama arte, tradizione, cultura, profumi e sapori. E naturalmente colori, in tutte le loro sfumature.
Come perfetti padroni di casa, la coppia dà il benvenuto a quanti si recheranno ad Oschiri nei giorni della sagra paesana per assaggiare la specialità locale e visitare l’ameno territorio che si affaccia sullo splendido scenario del Coghinas, meta di appassionati di pesca sportiva, sci nautico, kayak … e di arte. Soprattutto se quest’ultima ha la firma di Stefano Pani.
- Sanremo73. Comunque la si pensi, una cosa è certa: il festival non lascia indifferenti - 4 Febbraio 2023
- L’arte di Stefano Pani: ‘Benvenuti a Oschiri’, il paese de ‘sa panada’ - 25 Gennaio 2023
- A braccia aperte (Anziana di Desulo), l’arte di Stefano Pani - 7 Gennaio 2023