L’arte

DI FEDELE BOFFOLI

L’ARTE
(Dai dialoghi di Fe.Bo. – testo e foto di Fedele Eugenio Boffoli)

– Cos’è l’Arte?
– L’Arte, mio caro, è la capacità del mondo di rigenerare se stesso.
– E’ questa, pertanto, cosa buona?
– Non può ritenersi tale e neppure negativa, il cambiamento e il divenire rappresentano il fluire universale che pervade ogni cosa, animata e non…

– Stiamo parlando del tema della creazione?
– Si, creazione e ricreazione, in cui il mondo si cimenta, di continuo, modificando le forme, secondo uno schema che non cambia, ma con peculiarità sempre rinnovate e uniche…

– Qual è quindi il significato dell’Arte, cioè del trasformarsi di ogni materia?
– L’Arte è l’esperienza, pratica, della vita e della morte, attraverso la percezione dei sensi e la, conseguente, sintesi che il nostro essere ne fa.

– Ogni uomo, pertanto, impara dal proprio quotidiano?
– Sì, sempre, anche se spesso è distratto, ma a il suo Sé elabora, incessantemente, mette a frutto e fa sintesi degli accadimenti.

– Chi è, dunque, l’artista?
– L’artista è colui che, consapevole dell’inevitabile cambiamento, ne partecipa, attivamente, il processo.
– Questo vuol dire che l’artista è cosciente dei significati insiti in ogni mutazione?

– Non tutti gli artisti lo sono… alcuni si limitano, operando con le forme, ad assecondare, esclusivamente, l’impulso trasformativo dell’Universo, senza porsi troppe domande.

– Sono questi artisti inconsapevoli?
– Sono solamente artisti bambini che, con il tempo, acquisiranno, la capacità di comprendere il senso, più ampio, del loro cambiamento interiore, di pari passo, con quello esteriore che hanno partecipato.

– Quali sono, allora, gli artisti maturi?
– Sono i “risvegliati”, colori i quali sanno di agire non per scopi personali, ma secondo piani e programmi universali, ben oltre il loro dominio e interesse.

– L’arte può essere distruzione?
– Si, Essa può esprimersi attraverso la decostruzione, per esprimere e rinnovare, infatti, il “nuovo” occorre, molto spesso, fare tabula rasa del “vecchio”.

– L’opera artistica è sempre cosa buona e costruttiva?
– Non sempre, sul piano umano, dipende molto dall’animo e dall’intenzione con cui essa è realizzata (iniziata, proseguita e terminata).

– Cosa vuol dire che può esserci un’arte negativa, che agisce separazione e morte?
– Sì, come già accennato, l’atto della creazione può essere operato, secondo finalità costruttive o distruttive, per attivare pace e benessere… oppure viceversa.

– Come si fa a sapere che arte stiamo operando?
– Occorre ascoltarsi in profondità e, prima di agire, immaginare ogni eventuale conseguenza alle nostre azioni…

– Quindi praticare la relativa scelta?
– Sì, questo è il discernimento, che dà orientamento e significato profondo al nostro essere; tutti, prima o poi, siamo chiamati a questa pratica chiarificatrice… nessuno, al mondo, escluso.

©® Foto di Fedele Boffoli

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