DI GIOVANNA MULAS
L’Arte può, deve indurre al confronto critico Quando e Se tempi ed eventi lo richiedono? Deve insomma fare politica o si deve soltanto succhiarne sterile bellezza?.
Rispetto ma non sono d’accordo con quanti vorrebbero vedere l’artista ‘apolitico’, acritico. Già in troppi rimangono, per convenienza o forse, peggio, per disinteresse, politicamente ‘in mezzo’. L’artista, in realtà, ha una profonda responsabilità: viviamo un periodo sociale storico e politico di profonda crisi mondiale; di guerra: l’Arte può e, a mio parere deve, rappresentare potente mezzo di riflessione, messaggio costante e pure fastidioso per la Massa stordita da troppa televisione, da un sistema che vorrebbe l’uomo omologato, pecora, ignorante della Storia e dei propri diritti quindi non in grado di domandarne il rispetto. Un uomo non pensante. O si sta con quanti davvero necessitano di aiuto o si sta contro; non vedo e, in questo, non voglio vedere vie di mezzo ché detesto l’ipocrisia, certo disinteresse ruffiano. ; e l’Arte fa la Storia.
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