Lasciare andare per accogliere felicità (Seconda parte)

DI PINA COLITTA

Lascia andare il bisogno di avere tutto sotto controllo.
Questo bisogno è la prima causa di ansia. Accettare semplicemente che non si puoi controllare tutto?! Amici, partner, familiari, conoscenti…
Ma lasciamoli vivere!

Lasciare che facciano le loro esperienze, i loro errori e soprattutto che abbiano un loro punto di vista…
Mi sembra un’ottima soluzione. Se ci sono degli schemi mentali rigidi, semplicemente bisogna romperli.

Non sarebbe male diventare più flessibili e non tentare di imporre i propri schemi al prossimo; si eviterebbe di vivere male da ambo le parti.
Serve a qualcosa questo impellente bisogno di cambiare le persone?

In questo caso il riferimento è chiaramente e soprattutto ai genitori. Bisognerebbe imparare ad accettarli e a perdonargli qualcosa. Personalmente invidio chi ci riesce! Eppure per onestà morale non posso che dire questo: i genitori non si scelgono, si accettano…

L’errore che invece si potrebbe non fare è, al contrario, scegliere bene il partner.
Mai scegliere un partner con il desiderio di cambiarlo! Siamo noi a scegliere le persone di cui circondarci.

Per non dire quanto poco possa servire incolpare qualcuno. E’ molto frequente incolpare gli altri dei propri insuccessi. Non c’è niente di più deleterio. Questo atteggiamento non consente a nessuno di crescere.

La rabbia porterebbe a pensare che ci sia sempre un responsabile quando nella realtà dei fatti, ognuno di noi è artefice del proprio destino e pensare che qualcuno ti abbia rovinato la vita? Se è così, è perché sei vittima del passato. Certamente ogni storia è a sé.

Ma se leggendo qualcuno avrà pensato “loro non hanno voluto fare meglio per me!” Allora si è ancora in alto mare nell’accettazione e della comprensione.
Eppure il sacrificio più grosso potrebbe essere invece non ancorarsi al passato, ma ciò presuppone la paura di mettersi in gioco, sicuramente.

Si tratta di un meccanismo inconsapevole che limita la crescita emotiva e preclude ogni felicità. Esperienze passate hanno lasciato sicuramente qualche ferita ma queste non guariranno da sole e soprattutto non guariranno se si continuerà ad alimentarle con dispiaceri quotidiani.

Lavorare su se stessi, lavorare in sinergia con se stessi! Non remare contro se stessi.

“Felice colui che riconosce in tempo che i suoi desideri non vanno d’accordo con le sue disponibilità.”
Goethe

©® Copyright foto di Pina Colitta

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