DI ORNELLA SUCCO
L’agonia della pagina bianca
su cui scrivo e cancello, poi riscrivo
con tratti di matita più marcati
spostando verbi, cambiando parole,
quando vorrei cambiare solamente
questo cuore mutevole e distratto
che dimentica, mentre sta pensando,
per cosa o chi tanto s’era commosso
e perché mai riteneva importante
lasciare tracce scritte del pensiero
che ne scalfì la scorza come un chicco
di grandine sul frutto in formazione.
Rammento solo una fascia di luce
bordare l’orizzonte del mattino
là dove la pianura si distende
cinta d’alberi spogli e di tralicci.
Laggiù nacque il pensiero della fine,
mentre il sole nascente si celava
così bene che, ragionevolmente,
l’alba pareva un gelido tramonto.
In quell’istante, chiara epifania
della febbre che guida la mia mano,
si perse ogni residua presunzione.
L’ispirazione resta una leggenda.
©® Copyright foto di Ornella Succo
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