Leggere per essere liberi

DI FRANCO FRONZOLI

La ritengo una delle più belle e significative frasi che ho letto, tra le tante meravigliose di Gianni Rodari.

VORREI CHE TUTTI LEGGESSERO, NON PER DIVENTARE LETTERATI O POETI, MA PERCHÉ NESSUNO SIA SCHIAVO.

Ebbene sì, chi non legge sarà sempre uno schiavo, dei truffatori, dei malfattori, dei politici, delle sponsorizzazioni, delle informazioni.

Essere schiavi, in un paese libero, è la cosa più terribile che si possa concepire, perché non si è in grado di gestire o forse non capire, la bellezza della democrazia, della libertà.

Non c’è cosa peggiore che omologarsi ai pensieri altrui, senza essere in grado di gestire in autonomia la quotidianità, senza saper distinguere la verità della falsità, senza interrogarsi o dare semplicemente spazio alla curiosità, quella costruttiva, quella che mantiene vivi ed amplia il pensiero.

La lettura serve anche o soprattutto per  evolversi, conoscere, rendersi autonomi, in modo da non dipendere da nessuno.

Senza cultura, senza conoscenza, senza brillantezza nel dialogo, senza libertà e indipendenza, si è in mano alla schiavitù, dipendenti dai pensieri altrui, che ci ritroviamo a seguire non tanto perché ritenuti giusti per noi, ma,  soprattutto, perché non si hanno gli strumenti per contrastarli.

In questo modo, non ci si può gustare la vita come si dovrebbe.

Usciamo fuori dall’ ignoranza, magari o soprattutto con un bel libro sotto il braccio, leggere rende liberi, conforta, ci fa viaggiare e conoscere luoghi nuovi pur restando fermi.

Leggere è qualcosa che accompagna la crescita, che dona emozioni, che senza fare rumore ci canta melodie dolcissime oppure amare verità.

Oltre che ad un invito per tenere viva la cultura personale, diventa un messaggio da passare ai giovani affinché possano sempre essere preparati e non accontentarsi di versioni approssimate ed approssimative della realtà.

Non siate timidi: leggete! Non vi pentirete di averlo fatto, ne sono certo

Immagine tratta dal web

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