Libero De Rienzo, la notizia della sua morte giunge a Cannes, dopo la visione di «Marx può aspettare» di Marco Bellocchio

DI GIOVANNI BOGANI

Qui non c’è pace. Abbiamo appena visto il film di #Marco Bellocchio “Marx può aspettare”. Mi chiedevo come potesse essere, un documentario in cui un #regista di grandi film punta lo sguardo sulla sua famiglia, sul suicidio di un fratello gemello, avvenuto più di mezzo secolo prima. Mi chiedevo come fosse possibile un film del genere, e invece è possibile, è un grande viaggio fra le storie personali, quella di un fratello troppo fragile in una famiglia di persone forti, coraggiose, in un gruppo familiare di intellettuali, impegnati nella politica e nel cinema.

E’ un viaggio alla scoperta di un fratello “normale”, e per questo diverso. Con grandi occhi chiari alla #Massimo Girotti, bello come #Terence Hill, ma evidentemente incapace di battagliare, di farsi largo in quella famiglia, i cui membri anche oggi, a ottant’anni e passa, sembrano parlare forte e chiaro, con un piglio da dominatori della vita.

Si sente il respiro delle donne di quella famiglia, laicità e senso della religione che si scontrano, e persino la sorella sordomuta, anima gentile e quasi adolescenziale, che non crede più tanto al ricongiungimento delle anime, dopo la morte. “Non mi interessa vedere Dio, mi basterebbe vedere i miei genitori, ma come sarà possibile?”.

Un #filmetto sulla vita e la morte, sulla colpa di non ascoltare gli altri, nemmeno quando “gli altri” sono un fratello gemello, venuto al mondo tre ore dopo te. Un film semplice, onesto, che accoglie al suo interno la Storia, da #Mussolini al ’68, e che mi sembra uno dei più belli di Marco Bellocchio. Che qui, paradossalmente, sembra ancora il fratello piccolo, quello che gioca con la cinepresa.

Sei ancora sotto lo shock di quella visione, e una notizia ti si abbatte come un temporale improvviso: è morto #Libero De Rienzo, il Giancarlo Siani di #”Fortapàsc”. E come non bastasse, ci sono le indagini, l’autopsia, i dubbi che si divoreranno il ritratto di un attore geniale.

Oggi è giornata di vita e di morte a #Cannes. E a me piacerebbe ricordare un attore ironico e malinconico, che non era mai esattamente lì dove te lo aspettavi.

Immagine tratta dal web

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